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In 3mila alla cerimonia funebre di Ilaria Sula a Terni

È arrivato al cimitero di Terni, accompagnato da un lungo corteo di circa 3mila persone, il feretro di Ilaria Sula, uccisa a Roma dall’ex fidanzato reo confesso. Ad attendere la bara due ali di folla con in mano palloncini bianchi e rossi, che poi sono stati fatti volare in cielo al momento dell’entrata nel cimitero della bara per la sepoltura. Fuori dal cimitero si è svolta una breve cerimonia di rito islamico.

«Grazie a tutti i presenti» hanno detto i rappresentanti della comunità islamica locale prendendo la parola. «Il dolore è tanto per la morte di questa ragazza - hanno aggiunto - la consolazione più importanza è la consapevolezza che questo mondo è di transito».

Dalla folla l'urlo "ergastolo" durante il funerale di Ilaria

Ha gridato «ergastolo» quando il sindaco di Terni Stefano Bandecchi ha accennato al perdono, una delle donne che partecipano al funerale di Ilaria Sula. «Una ragazza che ha trovato sulla sua strada un diavolo, un uomo indegno di essere chiamato uomo» ha detto Bandecchi parlando durante un momento di riflessione davanti all’ingresso del cimitero. Il sindaco ha parlato di «tristezza enorme nel cuore e consapevolezza che non doveva essere lei qui in questa condizione». «Ringrazio tutta la comunità musulmana, albanese - ha aggiunto - per aver sostenuto con dignità e forza un fatto così difficile e inaspettato per la città di Terni». Il padre di Ilaria Sula, ha sottolineato ancora il sindaco, «ha una dignità incredibile. Speriamo che la giustizia italiana per una volta non voglia darci parole inutili come perdono». A quel punto il grido «ergastolo» accompagnato da un applauso. «Perché nessuno scordi l’ennesimo atto osceno, un femminicidio che oggi ci è vicino» ha sottolineato Bandecchi.

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