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L'uccisione di Saman, la procura generale chiede l'ergastolo per i 5 familiari

Il padre di Saman, Shabbar Abbas

La Procura generale di Bologna chiede l’ergastolo per tutti e cinque i familiari imputati per l'omicidio di Saman Abbas: padre, madre, zio e i due cugini.
Concludendo la requisitoria nel processo d’appello la pg Silvia Marzocchi ha chiesto alla Corte una sentenza «che restituisca a Saman il ruolo di vittima di un’azione inumana e barbara, compiuta in esecuzione di una condanna a morte da parte di tutta la famiglia». L’accusa ha dunque sostenuto la sussistenza dei reati di omicidio e soppressione di cadavere con le aggravanti della premeditazione e dei motivi abietti e futili, arrivando alla richiesta dell’ergastolo con un anno di isolamento diurno per tutti e cinque i familiari della vittima.
In primo grado la Corte di assise di Reggio Emilia aveva condannato all’ergastolo i due genitori, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, assolvendoli dalla soppressione di cadavere, a 14 anni lo zio Danish Hasnain e aveva assolto e liberato i due cugini, Nomanhulaq Nomnhulaq e Ikram Ijaz.

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