
«Dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere» di Ilaria Sula, Mark Antony Samson, è andato a «mangiare una piadina» con una amica di Ilaria Sula con cui «ha parlato dei problemi che aveva con la ragazza». E’ quanto si legge nell’ordinanza cautelare emessa dal gip di Roma. Con l’amica di Ilaria parla di «questioni superficiali e banali (come il compleanno del ragazzo dell’amica o i cornetti comprati per una fantomatica ragazza). Non si pone alcuno scrupolo nell’inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia», aggiunge il gip.
Dopo aver letto dei messaggi arrivati sul cellulare di Ilaria Sula il 23enne ha perso la testa «per gelosia» e, dopo aver preso un coltello da cucina, con la mano sinistra ha colpito «Ilaria, da dietro, nel mentre lei si era alzata per riprendersi il telefono». Lo descrive il gip di Roma Antonella Menunni nell’ordinanza con la quale ha disposto il carcere per il giovane accusato dell’omicidio della 22enne di Terni. «In particolare», si legge ancora, il 23enne «riferiva di averla colpita sul lato sinistro del collo e 'di non averla sentita gridare, avendo lei gridato pocò. Dichiara altresì di averla colpita due volte e che Ilaria moriva subito».
Il gip nell’ordinanza scrive anche che il 23enne, accusato dell’omicidio di Ilaria Sula, ha tenuto il cellulare della ragazza e, nei giorni successivi al delitto, «ha mandato messaggi (come se si trattasse di Ilaria) al padre della ragazza, rassicurando che la figlia stava bene in compagnia di alcuni amici a Napoli» a un’amica «e al fratello di Ilaria. Ha poi riferito di essersi sbarazzato del telefono cellulare di Ilaria buttandolo in un tombino in viale Ionio, circostanza questa che non ha trovato alcuna conferma investigativa».
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