
L’annullamento di un grosso ordine da una multinazionale Usa ha spinto al suicidio un imprenditore del Trevigiano di 57 anni, di cui oggi si celebrano i funerali a Sacile. Lino Rosada, questo il suo nome, domenica si è tolto la vita: insieme alla sorella aveva da poco deciso di chiudere l’azienda di famiglia a Gaiarine, specializzata nella produzione di schede elettroniche.
Secondo quanto riportato dai media locali, la causa del gesto estremo sarebbe proprio la crisi dell’impresa che da anni sosteneva il suo lavoro e quello di molte altre persone. Una crisi resa irreversibile quando gli è stato comunicato che il principale cliente, un colosso statunitense, avrebbe cessato gli ordini nell’arco di due o tre mesi. Non è chiaro se la decisione fosse legata all’introduzione dei dazi da parte di Donald Trump.
Lino e la sorella avevano pensato di cercare un lavoro da dipendenti e lui aveva già fissato alcuni colloqui ma evidentemente alla fine è stata troppa l’amarezza per il fallimento dell’azienda di famiglia, arrivato dopo la recente scomparsa della madre. A ritrovare il corpo senza vita dell’imprenditore, domenica mattina, è stato il padre.
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