
Gli investigatori impegnati nell’inchiesta sulle scommesse illegali hanno contato quasi diecimila messaggi in una chat chiamata "Poker senza Zaniolo", fulcro del «vorticoso» giro di giocate che coinvolgeva diversi calciatori. Ne facevano parte Mattia Perin, che l’aveva creata, Hector Firpo, Leandro Paredes, Matteo Falzarano, Weston McKennie, tra i calciatori, Pietro Marinoni (presunto organizzatore) e Stefano Caianiello.
I partecipanti «effettuavano delle partite a poker online pubblicando le relative cifre dovute da ognuno» e «sul gruppo settimanalmente venivano indicati i conteggi delle vincite e delle perdite e venivano usate le carte 'Revolut' per saldare i debiti tra loro». Un dato definito «interessante» nell’annotazione della Guardia di Finanza è che Perin, Fagioli e McKennie siano stati «promotori di altri giocatori tra i quali Bonaiuto, Paredes e Firpo». Un’altra chat agli atti dell’inchiesta si chiamava "Saldo" , era stata creata da Tonali e riguardava i debiti di gioco.
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