
Un nuovo blitz a sorpresa di Papa Francesco, che oggi si è recato senza preavviso nella storica basilica di Santa Maria Maggiore per rendere omaggio all’icona della Salus Populi Romani, una delle più importanti e venerate rappresentazioni della Madonna, a lui particolarmente cara. Il Papa ha portato con sé un mazzo di rose bianche e si è fermato in preghiera per circa un quarto d’ora.
Vestito con la tradizionale talare bianca e il zucchetto, il Pontefice è giunto in sedia a rotelle, con i naselli per l’ossigeno ma in buona forma. È stato accolto dall’arciprete della basilica, il cardinale Rolandas Mackrikas, e accompagnato alla cappella della Salus Populi Romani, dove era stata predisposta una pedana per agevolarne l’ingresso. L’area era stata temporaneamente sgomberata dai gendarmi vaticani.
Preghiera, fiori e uno sguardo ai più piccoli
Nel cuore della basilica, il Papa ha deposto le rose bianche dinanzi all’icona mariana, rimanendo in raccoglimento e preghiera. Un gesto semplice, ma intensamente simbolico, che testimonia ancora una volta il profondo legame spirituale tra Papa Francesco e la Salus Populi Romani, visitata fin dal primo giorno del suo pontificato.
Al termine del momento di preghiera, il Santo Padre ha rivolto un saluto speciale a una famiglia presente in basilica, soffermandosi in particolare con un bambino a cui ha donato un piccolo omaggio.
Folla sorpresa e commossa
La visita non annunciata ha sorpreso i numerosi fedeli presenti in basilica. Molti sono rimasti visibilmente emozionati e senza parole, altri hanno esclamato con entusiasmo «Viva il Papa!», mentre un fedele messicano ha gridato: «¡Viva el Papa! ¡Viva México!». Scene di commozione e stupore che raccontano il carisma e la vicinanza di Francesco ai fedeli.
Un segno di vicinanza e devozione
Questa ennesima apparizione improvvisa, nella semplicità del gesto e nella visibile fragilità del corpo, mostra un Papa profondamente umano, ancora capace di sorprendere e toccare i cuori. Anche con i naselli per l’ossigeno, Papa Francesco continua a farsi pellegrino e pastore, segno vivo della spiritualità che cammina tra la gente.
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