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Palermo, evasione lampo dal Malaspina: due detenuti ripresi subito, il terzo nel pomeriggio

La fuga è avvenuta intorno alle 10.15 e ha subito fatto scattare l’allarme.

Momenti di tensione questa mattina all’Istituto Penale Minorile Malaspina di Palermo, dove tre giovani detenuti di nazionalità straniera sono riusciti a evadere scavalcando il muro di cinta con l’ausilio di lenzuola. L'evasione è avvenuta intorno alle 10.15 e ha subito fatto scattare l’allarme.

Nel giro di tre ore, due dei fuggitivi sono stati catturati grazie a operazioni congiunte della Polizia di Stato e dei Carabinieri. Ancora in fuga il terzo, avvistato da agenti dell’Istituto liberi dal servizio, ma impegnati volontariamente nelle ricerche. Lo hanno preso nel tardo pomeriggio. Uno non appena è rientrato nella cella ha appiccato un incendio e per protesta ha iniziato ad inveire contro gli agenti della polizia penitenziaria tirando le suppellettili e procurandosi con oggetti taglienti ferite nel corpo. Intorno alle 15.45 gli agenti hanno riportato in Istituto anche il secondo evaso, il marocchino trovato a Ballaró. Quest'ultimo, 18 anni,  era detenuto per rapina e resistenza. È stato trasferito a Palermo dal carcere minorile di Reggio Calabria dove in passato avrebbe preso parte a una rivolta. 

A denunciare l’episodio è stato Calogero Navarra, segretario per la Sicilia del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), che ha elogiato il lavoro delle forze dell’ordine ma ha anche sottolineato le gravi criticità che affliggono il sistema penitenziario regionale.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha commentato con preoccupazione: «Adesso il SAPPE dice basta veramente. Siamo pronti a manifestare in tutta la regione con tutte le forme di protesta legittime». Capece ha inoltre lanciato un appello alle istituzioni affinché si dia ascolto al personale di Polizia Penitenziaria, troppo spesso lasciato solo ad affrontare emergenze sempre più frequenti.

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