
I carabinieri di Jesi hanno arrestato per maltrattamenti in famiglia e porto abusivo di armi un 50enne macedone, che sabato notte ha tentato di aggredire la moglie sfondando con un’ascia la porta della camera da letto, dove lei si era rifugiata. La donna è riuscita a fuggire alla furia del marito e a trovare accoglienza a casa dei vicini, da dove ha chiamato il 112. I militari del Norm hanno così potuto bloccare l’aggressore, che era un profondo stato di alterazione e continuava a inveire pesantemente contro la coniuge.
Gli accertamenti dei carabinieri hanno portato alla luce uno scenario ancor più inquietante di dissidi e gelosia nell’ambito della coppia: l’uomo, prima di tentare di aggredire in casa la consorte, l’aveva già seguita nel tardo pomeriggio, convinto che lei dovesse incontrare un presunto amante e, credendo di aver individuato il domicilio del presunto rivale, aveva a sua volta sfondato a colpi d’ascia la porta di un’abitazione di Monte Roberto, abitata da due donne totalmente estranee ai fatti. Una volta rientrato a casa, ha tentato di mettere alle strette la moglie, minacciandola per farle confessare la presunta relazione e costringendola pertanto a barricarsi in camera da letto.
Per raggiungerla ha nuovamente utilizzato l’ascia, colpendo e scardinando l’infisso, inseguendo poi la compagna che era riuscita a darsi alla fuga e ripararsi in salvo dai vicini. L’ascia è stata rinvenuta e sequestrata, mentre il 50enne è stato tratto in arresto e posto ai domiciliari dopo che la vittima, per precauzione, aveva lasciato l’abitazione coniugale trovando ospitalità altrove. Questa mattina si è tenuta l’udienza di convalida dell’arresto presso il tribunale di Ancona, che ha disposto per l’uomo la misura dei domiciliari con braccialetto elettronico.
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