
Floriana Calcagno avrebbe avuto con Matteo Messina Denaro «una brevissima storia sentimentale, nella quale mai è stata rivelata la vera identità dell’uomo, conosciuto come il dottor Salsi, di cui non si è mai potuto dubitare per l’episodicità degli incontri». Lo avrebbe detto, rispondendo alle domande del gip di Palermo, Filippo Serio, la professoressa di matematica arrestata ieri con l’accusa di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza di pena in favore del superlatitante.
Il boss di Castelvetrano (Trapani) fu preso dal Ros dei carabinieri il 16 gennaio 2023 e morì poi nel settembre successivo: pochi giorni dopo la cattura, la Calcagno si era presentata alla Procura di Palermo, per sostenere le stesse cose di cui ha parlato oggi al giudice.
«La vicenda giudiziaria che sta interessando la mia assistita necessita di ulteriori chiarimenti - scrive in una nota l’avvocato Ferdinando Di Franco, legale di Calcagno - in parte già resi in questa prima fase processuale e che saranno oggetto di eventuali ulteriori approfondimenti, al termine della completa lettura del copioso materiale indiziario». Il difensore conclude sostenendo che, «a prescindere dall’esito processuale, si è già consumata una tragedia personale, non potendo svolgere l’attività lavorativa, e anche familiare, essendo la mia assistita, oltre che moglie, anche madre di un bambino di 9 anni».
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