
Dopo un lungo dibattito d’aula è stato rinviato alla seduta del 6 maggio l’esame del ddl in materia sanitaria che prevede, all’articolo 3, una norma sul "diritto all’aborto», proposta in commissione Sanità dal Pd. La norma stabilisce che di fronte a un medico del Servizio sanitario pubblico della Sicilia che si dichiara obiettore di coscienza dopo l’assunzione in servizio, si proceda alla sua decadenza o comunque al reclutamento di un altro medico non obiettore, per assicurare le prestazioni necessarie a garantire il diritto all’aborto.
Su questo articolo, nonostante l’approvazione unanime del testo in Commissione, in aula si è acceso un intenso dibattito e dopo una conferenza dei capigruppo convocata in serata, è stato deciso un rinvio per potere approfondire la norma. In precedenza, nel primo pomeriggio, dopo l’approvazione del ddl stralcio in materia di attività produttive, sono stati esaminati gli articolati degli altri ddl stralcio al "738" inseriti all’ordine del giorno e riguardanti diversi ambiti normativi il cui voto finale è previsto nel corso della seduta di domani, convocata alle 15.
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