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Rifiuti in Sicilia, Schifani: "Presto il bando per i termovalorizzatori". Il fronte ambientalista pronto a un nuovo ricorso

PALERMO (ITALPRESS) – Autorizzato dal presidente della Regione l’avvio delle procedure per l’attivazione del reparto di Neurochirurgia pediatrica all’ospedale Civico di Palermo.Il via libera è arrivato nel corso di un incontro operativo a Palazzo d’Orleans tra il presidente Schifani, l’assessore alla Salute Volo, il dirigente generale Iacolino e il commissario del Civico Messina.Nel corso della

Sta per essere pubblicato il bando per la progettazione di due nuovi termovalorizzatori in Sicilia, uno a Palermo e uno a Catania. Si tratta di un passaggio chiave all’interno di un più ampio piano di riforma del sistema regionale di gestione dei rifiuti, fortemente voluto dal presidente della Regione, Renato Schifani, che ha rivendicato il progetto come una delle priorità del suo mandato. «È un progetto strategico che ho voluto con determinazione fin dall’inizio – ha dichiarato Schifani in occasione dell’apertura della XVII edizione di Ecomed – Green Expo del Mediterraneo – e che ora prende finalmente corpo grazie al lavoro di Invitalia, la società incaricata delle procedure di gara in qualità di soggetto attuatore». L’opera sarà interamente finanziata dalla Regione tramite il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione, con un investimento pari a 800 milioni di euro. Secondo il presidente, questi nuovi impianti rappresentano una risposta strutturale all’annosa emergenza rifiuti che affligge l’isola: «Permetteranno di abbattere sensibilmente i costi di conferimento – ha sottolineato – e di conseguenza ridurre la tassa sui rifiuti (TARI) per famiglie e imprese». Obiettivo dichiarato: iniziare i lavori entro la fine del 2026, segnando così l’inizio di «un cambiamento epocale» per il ciclo dei rifiuti in Sicilia.

Le critiche del fronte ambientalista

Ma se da un lato il governo regionale presenta i termovalorizzatori come una svolta necessaria, dall’altro non si placa il fronte del dissenso. La Rete Sicilia Pulita – che riunisce associazioni ambientaliste, sindacati e forze politiche – ha infatti annunciato un nuovo ricorso contro il Piano regionale dei rifiuti, dopo aver già impugnato in precedenza sia l’ordinanza ministeriale che ha attribuito poteri straordinari a Schifani sia il provvedimento di Valutazione ambientale strategica.

Alla conferenza stampa svoltasi presso l’Assemblea regionale siciliana, i rappresentanti della Rete – tra cui Anna Bonforte (Zero Waste Sicilia), Alfio La Rosa (Federconsumatori), Tommaso Castronovo (Legambiente) e Pietro Ciulla (WWF) – hanno denunciato la scarsa coerenza del piano con le normative europee in materia di economia circolare, evidenziando inoltre gravi criticità dal punto di vista ambientale, giuridico ed economico.

I legali Giampiero Trizzino, Marina Giustiniano e Daniela Ciancimino, insieme al chimico Eugenio Cottone, hanno illustrato i contenuti del ricorso, sottolineando come il progetto sia «inefficace, antieconomico e anacronistico». Inoltre, hanno annunciato che l’azione legale proseguirà con nuove impugnative contro tutti gli atti amministrativi relativi alle autorizzazioni per la costruzione degli inceneritori.

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