
L’incubo della siccità. La Protezione civile prova a delineare un quadro reale su scenari e scorte per la prossima estate: «Sulla situazione degli invasi idrici scarsamente riempiti in Sicilia, è fondamentale evitare allarmismi ingiustificati – osserva il dirigente generale della Protezione civile regionale e coordinatore della cabina di regia per la siccità, Salvo Cocina – spesso generati da notizie o dichiarazioni non supportate da dati pertinenti e aggiornati. In particolare, è fuorviante parlare di “esaurimento degli invasi entro sei mesi”, così come di situazione “drammatica” per la città di Palermo. Parole che non rispecchiano la realtà e non danno conto delle attività e degli sforzi fatti da migliaia di operatori pubblici e privati per mitigare una delle più gravi emergenze di rilevo nazionale».
Secondo Cocina i gestori della rete idrica hanno realizzato centinaia di interventi per far fronte all’emergenza, reperendo nuove fonti d’acqua e riducendo le principali perdite. «Grazie a queste azioni coordinate – aggiunge – la situazione di massima emergenza è stata mitigata ed è praticamente rientrata nelle province più colpite di Enna e Caltanissetta». Resta in emergenza, ma comunque gestibile, la Sicilia occidentale, dove le piogge invernali sono state in realtà scarse per il terzo anno consecutivo e gli invasi risultano riempiti in misura minore anche rispetto allo scorso anno.
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