Falsa laurea al concorso, Carmela Fiorella ammette: "Io accecata dall'ambizione, ma mio marito era ignaro"

Alla fine ha confessato di essere stata «accecata dall’ambizione» di poter ricoprire un ruolo professionale come dirigente delle Risorse umane negli Aeroporti di Puglia. Ha ammesso di non essere laureata in Economia e Management, come aveva certificato partecipando al concorso, ma di avere una laurea «in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari» e di aver «conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi». Ha però chiarito che di tutto questo raggiro da lei pensato e messo in atto non sapeva nulla il marito, il consigliere regionale del Pd (già capogruppo), Filippo Caracciolo. In serata Carmela Fiorella, per la prima volta da quando è scoppiato il caso, ha voluto chiarire la sua posizione. «Rompo il silenzio e il riserbo che ho mantenuto dall’inizio di questa vicenda - dice - per assumermi pubblicamente tutte le responsabilità di quanto è accaduto». Il suo incarico come dirigente delle Risorse Umane in Aeroporti di Puglia è durato appena 16 giorni. Un incarico da circa 80mila euro l’anno a cui Carmela Fiorella ha rinunciato travolta dalle polemiche dopo un’inchiesta giornalistica della Gazzetta del Mezzogiorno che evidenziava una serie di incongruenze nei titoli presentati in sede di candidatura al concorso. Dopo che oggi anche dalla Procura di Bari è giunta la conferma dell’apertura di un’indagine che dovrà verificare l'ipotesi di falso e truffa, in riferimento non solo all’autocertificazione, ma anche alla pergamena allegata, che sarebbe stata contraffatta, in serata Carmela Fiorella ha voluto chiarire la posizione. «Sono stata accecata dall’ambizione di poter ricoprire un ruolo professionale che ritenevo potesse coronare il mio percorso di studi e la mia esperienza di lavoro nel campo delle Risorse umane - ha scritto la donna in una dichiarazione -, essendo laureata in Scienze delle Amministrazioni all’Università degli Studi di Bari, avendo conseguito un master in Organizzazione del Personale all’Università Bocconi e svolgendo l’attività di consulente delle Risorse umane in un’importante azienda privata». «Chiedo scusa a tutti, in primis al presidente, al Consiglio d’amministrazione, ai commissari di concorso e a tutti i dipendenti di Aeroporti di Puglia, all’Università di Bari e alla mia famiglia». «Soprattutto - ha aggiunto Carmela Fiorella - chiedo scusa pubblicamente, come ho subito fatto in privato, a mio marito, che era totalmente ignaro e che sta subendo ingiustamente le conseguenze delle mie azioni. Sono pronta a rispondere del mio comportamento davanti alle autorità preposte, ma è giusto che paghi chi ha sbagliato e nessun altro». Dalle verifiche dell’Università di Bari era già emerso un titolo di laurea conseguito diverso da quello che la donna ha fornito in copia al momento della domanda, propedeutico alla partecipazione al bando. Circostanza che la 38enne ha ammesso in serata. Da giorni la vicenda è al centro del dibattito politico in Puglia, per il coinvolgimento dell’esponente Dem. Critiche sono giunte dal Movimento Cinque Stelle, in particolare dal senatore e vicepresidente Mario Turco e dal coordinatore pugliese Leonardo Donno. Anche il segretario pugliese dem Domenico De Santis ha riferito che «il Partito Democratico non può tollerare nessun tipo di condotta che si discosti dal rispetto delle leggi e dell’etica».