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Il femminicidio di Bitonto, il marito ha insultato la moglie mentre la colpiva con le forbici

«Sta nel bagno, l’ho uccisa. Mi sto togliendo la vita, ma non ci riesco». Sono le 11:09 di venerdì 18 aprile quando una voce maschile, disperata ma lucida, squarcia il silenzio della Centrale Unica di Risposta del 112. A parlare, secondo quanto riportato nel verbale d’arresto, è Vincenzo Visaggi, 75 anni, pensionato di Mariotto, frazione del comune di Bitonto, nel Barese. Ha appena assassinato la moglie, Lucia Chiapperini, 74 anni. L’ha colpita più volte con una forbice da cucina, l’ha lasciata morire tra il bidet e il water del bagno, poi ha tentato di togliersi la vita. All’altro capo del telefono, l’operatore cerca di mantenere il sangue freddo: «Mi dia l’indirizzo, subito!».

«Via Libertà, numero 14», risponde confusamente l’uomo. Poi l’insistenza: «Voglio morire! Non mi interessa più niente!». I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Modugno raggiungono l’abitazione alle 11:20. Trovano la porta chiusa. Ad attenderli c'è Filippo, il figlio della coppia. E’ stato lui a ricevere l’ultima telefonata della madre, pochi minuti prima della tragedia: «Stava litigando con papà», racconta. «Mi diceva che le aveva rivolto brutte parole. Le dicevo: "Assecondalo, non far degenerare la situazione"».

Quando i militari riescono a entrare, sfondando la porta, davanti a loro si apre l’inferno: «La signora Lucia era riversa nel bagno, tra bidet e water, priva di vita. Sul corpo almeno 22 ferite da arma da taglio, delle forbici con una lama da 17 centimetri. Il marito era in camera da letto, disteso sul letto, cosciente ma in stato confusionale. Aveva le mani e i vestiti intrisi di sangue». Ai militari avrebbe detto: «Voglio parlare solo col magistrato».

Le immagini del sistema di videosorveglianza con microfono installato in casa non lasciano dubbi. Alle 10:34 Visaggi riceve una chiamata, verosimilmente dalla moglie. Poi fa una seconda chiamata a un’altra donna: «Io mi toglierò la vita perchè quella è una..., mi ha fatto otto figli, sei figli con l’altro, due li hai fatti nascere. Mi hai fatto perdere rispetto in tutta Bitonto». Alle 10:57 Lucia torna a casa e prova a respingere le accuse: «Che quella è la malattia vattene, vai via». Poi l’aggressione: «Aiutatemi, Madonna, Filippo, Filippo! Aiutami», grida la donna, mentre l’uomo la colpisce. «Devi morire con me!», urla lui. 

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