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Conclave e Giubileo 2025: il ruolo del Camerlengo e i "novendiali". Ecco cosa succede con la morte del Papa durante l'Anno Santo

Con la scomparsa di Papa Francesco si apre per la Chiesa Cattolica un periodo di «Sede vacante» iniziato con l’accertamento ufficiale del decesso da parte del Camerlengo di Santa Romana Chiesa, che è la figura preposta all’amministrazione temporanea della Santa Sede durante questo periodo, si tratta del cardinale statunitense Kevin Farrell che si è recato presso il corpo del Papa defunto per riconoscerlo e constatare la morte (in teoria dovrebbe anche sigillare gli appartamenti privati, ma Francesco vivendo a Santa Marta non ne aveva). In passato, era consuetudine che il camerlengo chiamasse il Papa tre volte per nome prima di dichiararne ufficialmente la morte; oggi la verifica avviene secondo procedure mediche. Subito dopo, il camerlengo informa il cardinale decano e i cardinali, quindi tutta la Curia.

Con la morte del Papa e la sede vacante il segretario di Stato, il cardinal Pietro Parolin, e tutti i capi dicastero, decadono dal loro ufficio, tranne il cardinale camerlengo e il penitenziere maggiore, cardinal Angelo De Donatis, che continua a esercitare le sue funzioni ordinarie. Il governo ordinario della Chiesa è sospeso, e vengono gestiti solo gli affari correnti. La guida temporanea spetta al Collegio dei Cardinali, che però non può introdurre innovazioni o prendere decisioni vincolanti per il futuro.

Cosa succede se un Conclave si svolge durante il Giubileo 2025? Ecco come la Chiesa gestisce la morte del Papa e l'elezione del successore in un Anno Santo.

Un Conclave in pieno Giubileo è una possibilità rara, ma nel 2025 è diventata realtà. La morte di Papa Francesco in un anno così speciale per la Chiesa pone interrogativi profondi: cosa succede alle celebrazioni? Il Giubileo si ferma? E come viene gestita l’elezione del nuovo Pontefice?

Il Giubileo non si ferma

Il Giubileo ordinario è un Anno Santo celebrato ogni 25 anni, voluto da Bonifacio VIII nel 1300. È tempo di indulgenza, pellegrinaggi, riconciliazione. Anche se muore il Papa, le celebrazioni non vengono annullate. Il Giubileo prosegue sotto la supervisione del Collegio dei Cardinali e del Camerlengo, che gestisce la sede vacante.

Le Porte Sante restano aperte. Gli eventi proseguono, ma entrano in una fase di transizione spirituale e liturgica, con maggiore enfasi sulla preghiera per la Chiesa e il successore di Pietro.

Il Conclave ha la precedenza

Dopo i funerali del Papa (che durano circa 9 giorni), viene convocato il Conclave. I cardinali elettori si riuniscono in Cappella Sistina per scegliere il nuovo Pontefice. Durante questi giorni, tutta l’attenzione si sposta su San Pietro. Gli eventi giubilari pubblici vengono ridotti, rimodulati o posticipati.

Non si tratta di una sospensione del Giubileo, ma di una sua riorganizzazione temporanea. I pellegrini continuano ad arrivare a Roma, ma il cuore spirituale del momento diventa l’elezione del nuovo successore di Pietro.

Sicurezza, logistica e attenzione globale

Un Conclave durante un Giubileo implica un enorme impatto logistico. Roma accoglie milioni di pellegrini già per l’Anno Santo, e l’elezione papale porta a un incremento di presenza di media, delegazioni diplomatiche e turisti religiosi. Le autorità intensificano la sicurezza intorno al Vaticano e la gestione dei flussi viene coordinata a livello straordinario. La copertura mediatica mondiale si concentra sulla fumata bianca, mentre il Giubileo continua ad offrire occasioni di spiritualità silenziosa e raccolta.

Il nuovo Papa e la ripresa del Giubileo

Una volta eletto, il nuovo Pontefice diventa il protagonista dell’Anno Santo. È probabile che celebri subito una Messa giubilare speciale, rilanciando con forza il senso di speranza, perdono e rinnovamento spirituale.

Il Giubileo diventa così anche il contesto simbolico del nuovo inizio. Il Papa appena eletto può ridefinire temi, ricalibrare le priorità, imprimere una visione nuova all’Anno Santo. L’evento del Conclave si fonde con la potenza simbolica del pellegrinaggio universale.

Un fatto senza precedenti nella Chiesa moderna

Nessun Papa è mai morto durante un Giubileo ordinario nella storia recente. Il 2025 diventa così un anno epocale per la Chiesa cattolica: passaggio tra due pontificati e tempo di grazia collettiva. Per i fedeli, assistere alla fine di un pontificato e alla nascita di un altro mentre attraversano la Porta Santa, significherebbe vivere un’esperienza spirituale irripetibile.

Un tempo sospeso e sacro

Un Conclave durante il Giubileo non è solo una coincidenza temporale. È un segno dei tempi, un’occasione unica in cui la Chiesa è chiamata a rinnovarsi nel cuore stesso della sua missione. In un mondo ferito da crisi, guerre e incertezze, la scelta di un nuovo Papa nel mezzo di un Anno Santo rappresenterebbe un richiamo potente alla fede, alla speranza e alla fraternità universale.

Il ruolo del camerlengo e i "novendiali"

Il camerlengo assume la responsabilità della gestione economica e amministrativa della Santa Sede e prepara il Conclave. Tra le sue funzioni, anche la supervisione delle esequie del Pontefice. I cardinali residenti a Roma saranno ora riuniti da Farrell in quotidiane Congregazioni Generali con le quali prenderanno collegialmente le decisioni e potranno anche conoscersi meglio tra loro in vista del Conclave. Dopo la morte del Papa, si osservano nove giorni di lutto ufficiale , detti novendiali. Durante questo periodo vengono celebrate messe solenni in suffragio dell’anima del Papa defunto, culminanti nei funerali pontifici, che saranno presieduti dal decano del Collegio cardinalizio.

Quando comincia il Conclave: la modifica di Benedetto XVI

Tradizionalmente, il Conclave comincia tra il 15esimo e il 20 giorno dalla morte del Papa, per dare il tempo a tutti i cardinali elettori di raggiungere Roma. Tuttavia, Papa Benedetto XVI modificò la norma per permettere di anticipare il Conclave nel caso tutti i cardinali siano già presenti. Per il tempo del Conclave i cardinali elettori (quelli che hanno meno di 80 anni al giorno della sede vacante) si trasferiscono nella Domus Santa Marta, dove resteranno isolati fino alla fine delle votazioni.

 

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