La Polizia ha arrestato un catanese di 40 anni, trovato in possesso di armi da guerra e comune da sparo nonché per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Nel corso delle ordinarie e periodiche attività finalizzate a reprimere fenomeni di criminalità diffusa e di illecita cessione di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Mobile ha eseguito perquisizioni locali in due immobili nella disponibilità dell’uomo, ove vi era la possibilità di rinvenire armi e sostanza stupefacente illecitamente detenuti.
Droga e arsenale scoperti a San Cristoforo
L’azione di ricerca operata nel domicilio, ubicato nel rione San Cristoforo, ha consentito di rinvenire e sequestrare 2 panetti di cocaina del peso di 2,300 kg ed un borsone di armi contenente: una pistola tipo Revolver, unitamente a 5 cartucce calibro 38 Special; un fucile semiautomatico, munito di relativo caricatore contenente al suo interno 30 cartucce calibro 7.29x39; una pistola mitragliatrice Skorpion, munita di relativo caricatore contenente al suo interno 19 cartucce calibro 7.65; un Kalashnikov privo di segni distintivi, munito di relativo caricatore contenente al suo interno 28 cartucce calibro 7.62x39; un sacchetto in plastica contenente 43 cartucce.
Rinvenuti anche oltre 17 chili di cocaina ed eroina
L’ulteriore attività condotta nell’abitazione di residenza ha permesso di rinvenire e sequestrare ulteriori nr. 7 panetti di cocaina, identici per confezionamento a quelli sequestrati nel domicilio, del peso di 8,052 kg e sostanza stupefacente, che da accertamenti effettuati nell’immediatezza, tramite reagenti, è risultata positiva all’eroina, anch’essa suddivisa in vari involucri, del peso lordo complessivo di 9,380 kg.
In ragione dell’operato rinvenimento delle armi e del consistente quantitativo di sostanza stupefacente, il 40enne è stato arrestato e, dopo le formalità di rito, tradotto presso il carcere di Catania – Piazza Lanza.
Al termine della successiva udienza, il provvedimento è stato convalidato ed il Giudice per le indagini preliminari ha disposto nei confronti dell’indagato la misura cautelare della custodia in carcere.
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