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25 Aprile, tensioni tra cortei a Roma. Bloccato un furgone del Pd a Milano. Scontri tra antagonisti e polizia a Torino

Alta tensione ieri sera a piazza Castello al termine della fiaccolata. Manifestazione contro il sindaco Lo Russo a piazza Municipio

Momenti di tensioni tra gli spezzoni dei due cortei per il 25 aprile a Roma. La lite accesa, sfociata anche in alcuni spintoni, è avvenuta tra studenti di Cambiare Rotta e militanti di potere al Popolo, e i manifestanti dell’Anpi. I due cortei, partiti insieme da largo Bompiani, si sono poi separati, come già programmato, superato ponte Spizzichino.

L’Anpi verso parco Schuster, e gli studenti insieme a Pap verso San Paolo. «Guerrafondai. Via il Pd dal corteo», hanno urlato gli studenti che in seguito hanno bruciato una bandiera della NATO. Il momento di tensione è avvenuto su via Ostiense.

Gli antagonisti del centro sociale Cantiere hanno bloccato il furgone del Pd in arrivo in corso Venezia a Milano per partecipare al corteo del 25 aprile. Gridando «vergogna, vergogna» e «sciacalli», a decine si sono posizionati davanti al mezzo, impedendogli di proseguire. «Come vi guardate allo specchio stamattina e dite la parola resistenza? Siete degli ipocriti», hanno detto al megafono. "Sciacalli, questo corteo non vi appartiene». Dopo diversi minuti, il furgone è stato lasciato avanzare.

Scontri anche in piazza Castello a Torino, ieri sera, al termine della fiaccolata organizzata dalla Città per il 25 Aprile. A cerimonia ultimata i componenti dello spezzone 'antagonista' del corteo, composto da autonomi, attivisti dei centri sociali e di movimenti filo palestinesi, sono saliti sul palco dopo avere rimosso le transenne. In un punto i dimostranti sono giunti a contatto con il cordone delle forze dell'ordine che ha risposto con una manovra di alleggerimento e delle manganellate.

I manifestanti dello spezzone 'antagonista' durante il corteo avevano esposto uno striscione con la scritta 'Resistenza contro guerra, riarmo e genocidio' e avevano anche contestato il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, esponendo un fantoccio con le sue sembianze in mimetica da militare.

Gli antagonisti hanno anche organizzato una dimostrazione contro il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo. Circa un centinaio di dimostranti ha raggiunto la piazza del municipio, dove ha bersagliato con della frutta marcia, a significare "che i prezzi aumentano mentre la politica pensa al riarmo", un fantoccio con le sembianze del primo cittadino abbigliato con una mimetica militare.

"Lo Russo attento ancora fischia il vento" e "destra e sinistra nessuna differenza ora e sempre Resistenza" gli slogan che sono stati scanditi. Sono anche stati bruciati dei cartelli con i colori dell'Unione Europea. Fra i dimostranti sventolavano bandiera palestinesi, No Tav, collettivi studenteschi legati all'autonomia, sindacati di base, Potere al Popolo.

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