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I grandi del mondo a San Pietro per l'addio al Papa

Nella cornice della Basilica Vaticana, le bandiere del mondo si intrecceranno idealmente attorno al feretro del Pontefice, per un tributo a un uomo che ha saputo parlare al cuore di credenti e non

In un silenzio carico di emozione e rispetto, piazza San Pietro accoglierà decine di personalità di rilievo a livello mondiale per l’ultimo saluto a Papa Francesco, con una presenza internazionale imponente e solenne. Leader religiosi, capi di Stato e di governo, reali e delegazioni da ogni angolo del mondo si riuniranno per rendere omaggio a un Pontefice che ha segnato profondamente la storia recente della Chiesa e della comunità globale.

A spiccare tra le presenze, quella del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania, mentre anche l'ex presidente Joe Biden sarà a Roma, pur non facendo parte della delegazione ufficiale. Dall’America Latina, il presidente argentino Javier Milei alla guida di una folta delegazione, con la sorella Karina, a testimonianza del legame personale e nazionale con il Pontefice. Presenti anche Luiz Inacio Lula da Silva per il Brasile e Xiomara Castro per l’Honduras.

L’Europa risponde con un’adesione compatta e sentita. Re Filippo e la regina Mathilde del Belgio, re Carlo XVI Gustavo e la regina Silvia di Svezia, così come re Felipe VI e la regina Letizia di Spagna, parteciperanno di persona, affiancati da numerosi capi di governo e presidenti, tra cui Emmanuel Macron (Francia), Frank-Walter Steinmeier (Germania), Marcelo Rebelo de Sousa (Portogallo), Andrzej Duda (Polonia) e Alexander Van der Bellen (Austria). L’Unione Europea rappresentata ai massimi livelli: Ursula Von der Leyen per la Commissione, Antonio Costa per il Consiglio e Roberta Metsola per il Parlamento.

Dalla Russia, dove il presidente Vladimir Putin è sotto mandato d’arresto della Corte penale internazionale, arriva la ministra della Cultura, Olga Lyubimova. Forte e simbolica anche la presenza del presidente ucraino Volodymyr Zelensky con la moglie Olena, in un momento di conflitto che Papa Francesco ha sempre cercato di accompagnare con parole di pace e diplomazia. Tra le monarchie europee, presente anche il principe William per il Regno Unito, e dalla Norvegia il principe ereditario Haakon e la principessa Mette-Marit. Il piccolo principato di Monaco ha inviato il principe Alberto II con la moglie Charlene.

Anche l’Asia porterà la sua voce: il Giappone ha delegato il ministro degli Esteri Takeshi Iwaya, l’India la presidente Droupadi Murmu, le Filippine il presidente Ferdinand Marcos con la moglie Liza. Dal Medio Oriente, l’ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Yaron Sideman, ha rappresentato lo Stato di Israele. Per l'Africa le presenze del presidente della Repubblica Democratica del Congo Felix Tshisekedi, di Faustin-Archange Touadera della Repubblica Centrafricana, di Brice Oligui Nguema dal Gabon e di José Maria Neves da Capo Verde.

Nella cornice della Basilica Vaticana, le bandiere del mondo si intrecceranno idealmente attorno al feretro del Pontefice, per un tributo a un uomo che ha saputo parlare al cuore di credenti e non, e che - si spera - riceverà in cambio la testimonianza concreta di un’umanità, almeno per un giorno, più unita.

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