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Funivia del Faito, la moglie di Carmine Parlato: "Non è stata una fatalità, chi ha sbagliato deve rispondere"

«Carmine, sarò la tua voce. Terminati i momenti del plauso, viene il momento della giustizia. Avete strappato Carmine alla vita. Questa tragedia merita risposta. Avete tolto la vita a chi stava portando il pane a casa e a chi stava vivendo un momento di svago sul nostro territorio».

Con queste parole, Elvira, moglie di Carmine Parlato, ha preso la parola durante i funerali del macchinista Eav morto nell’incidente della funivia del Faito.

«Non possiamo accettare che sia stata una fatalità. No. Questo è il mio grido di dolore e giustizia. Chi con negligenza e leggerezza ha messo a repentaglio vite umane ne risponda», ha aggiunto Elvira, richiamando alla responsabilità chi aveva il dovere di garantire la sicurezza.

L'appello ai colleghi e alle istituzioni

Dal pulpito, la moglie della vittima si è rivolta anche ai colleghi di Carmine e ai responsabili della sicurezza: «Mi rivolgo ai colleghi di Carmine. Mi rivolgo a chi doveva difendere i dipendenti e i viaggiatori, di assumersi le proprie responsabilità con onestà. Soprattutto per il prima. Quello che è successo non è conseguenza di quel momento».

Il suo appello ha toccato l’intera comunità di Castellammare di Stabia, ancora scossa da una tragedia che ha profondamente segnato il territorio.

Il messaggio di speranza dell’arcivescovo Alfano

Durante l’omelia nella cattedrale di Castellammare di Stabia, davanti a oltre 300 persone in preghiera, l’arcivescovo Francesco Alfano ha esortato a non farsi sopraffare dal dolore: «Non fatevi rubare la speranza», ha detto citando Papa Francesco, rivolgendosi sia alla famiglia delle vittime sia a tutti i presenti.

Tra i fedeli si distinguevano i colleghi di Carmine, stretti nel lutto e riconoscibili dalla divisa blu dell’Eav, l’ente di trasporto che gestisce la funivia del Faito. «La morte provoca sempre una devastazione e non ci si riesce a riprendere. La paura, l’incertezza, la rabbia sono emozioni inevitabili», ha ricordato Alfano, sottolineando come il lutto non sia solo personale, ma coinvolga l’intera comunità: «Il lutto esprime il bisogno di essere aiutati: non corriamo il rischio di chiuderci».

L’arcivescovo ha poi invitato a trasformare il dolore in condivisione e solidarietà, riaffermando il valore della speranza: «Anche una ferita mortale può diventare occasione di rinascita. Uniamoci, apriamo il nostro cuore, percorriamo sentieri di dignità e rinascita».

Il prefetto Di Bari: "Attendiamo la verità"

A sottolineare la vicinanza delle istituzioni, ai funerali era presente anche il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che ha parlato ai giornalisti: «Dobbiamo affidarci con fiducia agli organi inquirenti che stanno agendo in maniera encomiabile e rapida. E noi tutti attendiamo la verità».

Il prefetto ha ricordato che è il momento di essere accanto alla famiglia, esprimendo la solidarietà alla moglie e al figlio di Carmine Parlato. Nell’incidente della funivia del Faito, avvenuto il 17 aprile, hanno perso la vita quattro persone: oltre a Carmine, anche tre turisti. Un'altra persona è rimasta gravemente ferita. Sulla vicenda indaga la Procura di Torre Annunziata, che dovrà fare piena luce sulle responsabilità dell’accaduto.

 

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