
Proseguono serrate le indagini per fare luce su quanto accaduto al 19enne Eddine Bader Essefi, morto la sera del 25 aprile in ospedale, dopo un’aggressione nel quartiere bolognese di Barca.
Secondo quanto si apprende dai media locali il ragazzo venerdì sera si trovava con la fidanzata, quando sarebbe stato aggredito da due giovani, già identificati. Quanto al movente, ad oggi ancora sconosciuto, il ragazzo sarebbe rimasto coinvolto in una rissa, ma non è ancora chiaro che cosa l’abbia scatenata. La Procura di Bologna procede per omicidio e ha indagato 2 persone. Le indagini sono affidate ai carabinieri che stanno ricostruendo l’esatta dinamica di quanto accaduto. Il ragazzo viveva a Bologna senza la famiglia.
«Sono eventi che scuotono perché tutte le persone si sentono parte di questa comunità e ci tengono molto che sia una comunità bella, dove si vive bene.
Quando succedono fatti così gravi e anche dai contorni non troppo chiari, si rimane molto male. Perché si vorrebbe avere un occhio di riguardo per tutti. Noi come comunità cerchiamo di fare quello che possiamo per aiutare le famiglie in difficoltà, con la Caritas parrocchiale, in rete col Comune, con le associazioni. Una cosa del genere ci lascia sgomenti». Lo ha detto don Andres Bergamini, parroco di Sant'Andrea, la chiesa in zona Barca a Bologna a due passi dal luogo dove l’altra sera, il 25 aprile, un ragazzo di 19 anni, arrivato in Italia come minore non accompagnato, è caduto in terra, forse dopo un’aggressione, ed è poi morto in ospedale.
Il giovane, che non risiedeva in zona, «non ha famiglia qui in Italia», ha confermato il sacerdote, spiegando che anche il cardinale Matteo Zuppi, a Roma in questi giorni, ha contattato la parrocchia: «Ci tiene a far sentire la sua presenza quando ci sono questi drammi. Mi ha detto di fargli sapere cosa si potrà fare come comunità per dare un segno di vicinanza». Se i due presunti responsabili dell’aggressione «si faranno vivi, saremo vicini anche a loro - ha detto il prete - perché per tutti c'è una parola, una vicinanza».
In diverse strade della zona sono apparse scritte in ricordo del ragazzo, Eddine Bader Essefi.
Ancora nessun commento