
Il ragazzo di 15 anni, Leonardo Titone, morto ieri dopo essere caduto dall’altezza di 10 metri in un vecchio stabile a Mazara del Vallo (Trapani), era già stato in quell'edificio e sempre in compagnia di amici. Lo hanno appreso i carabinieri ascoltando alcune testimonianze raccolte ieri sul posto e in ospedale dove è stato trasportato l'altro ragazzo di 13 anni ferito a una gamba. Pare che i due non fossero, comunque, da soli e che il gruppo, che ieri pomeriggio si è recato nell’ex stabilimento del vino, fosse formato da almeno 5 ragazzini. In base alle indagini, i ragazzi sono entrati all’interno dello stabile nonostante vi fossero apposti i segnali di divieto. L’intento era quello di esplorare il vecchio opificio e sono saliti su una parte del tetto. Non appena hanno messo i piedi su una copertura con lastre di cemento-amianto questa ha ceduto e i due ragazzi hanno fatto un volo di 10 metri. Titone ha sbattuto la testa ed è morto sul colpo, mentre l’amico si è procurato una ferita scomposta alla gamba.
Le parole del sindaco
«Tutta la comunità mazarese si stringe a questi genitori che stanno provando un immenso dolore. Siamo sotto shock». Con queste parole il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, accorso sul luogo della tragedia, ha espresso «cordoglio e vicinanza alla famiglia del 14enne Leonardo Titone», che ha perso la vita - secondo una prima ricostruzione - precipitando dal tetto di un capannone abbandonato del lungomare San Vito nei pressi dell’area adibita a parcheggio. Forse, spiega il Comune di Mazara, «un pericoloso gioco finito in tragedia che è costato la vita al 14enne e il ferimento di un tredicenne» di nazionalità tunisina. Saranno le indagini a chiarire la dinamica.
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