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Il naufragio del Bayesian: tre indagati, inchieste aperte anche nel Regno Unito

Sette le vittime del naufragio di Porticello, 15 le persone salvate. Una tragedia che ha calamitato l’attenzione del mondo e in particolare dei media britannici. Naufragio per il quale sono indagati in tre dalla Procura di Termini Imerese. A perdere la vita mentre il veliero affondava sono stati Mike Lynch, proprietario dello yacht; Hannah Lynch, figlia di Mike Lynch; Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley International; Judy Bloomer, moglie di Jonathan Bloomer; Chris Morvillo, avvocato; Neda Morvillo, moglie di Chris Morvillo; e Thomas Recaldo, chef di bordo.
Chi sono gli indagati? James Cutfield, il comandante del veliero: ipotizzato il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Sottoposto ad accertamenti di responsabilità anche Tim Parker Eaton, ufficiale di macchina, e Matthew Griffiths, che la notte della bufera era di guardia in plancia. Se ci sono state negligenze nella gestione del veliero Bayesian in quella notte di tempesta con tromba d’aria nel cuore di agosto, sono da ricondurre all’equipaggio, secondo la Procura di Termini. Notte di tempesta che non toccò un altro veliero in rada a Porticello in quelle ore, il “Sir Baden Powell”, una goletta con una stazza di gran lunga inferiore a quella del Bayesian, con sistemi di gestione meno avanzati, varata nel 1957.
C’è l’inchiesta di Termini ma c’è anche un procedimento penale aperto al tribunale inglese di Ipswich e le indagini promosse da un’organizzazione governativa britannica che si occupa degli incidenti che coinvolgono navi e barche che battono bandiera del Regno Unito (Maritime Accident Investigation Branch). Consulenti pronti a darsi battaglia: interessi diversi da tutelare.
Il fronte assicurativo. Il veliero è coperto da una polizza “Corpo e macchina”, una sorta di “kasko” - copre anche la perdita della barca stessa - stipulata dalla proprietà (Revtom Ltd, società riconducibile ad Angela Bacares, moglie dell’imprenditore tecnologico Mike Lynch, il «Bill Gates d’Ingilterra», ndr) con un gruppo di assicuratori. E c’è poi una polizza che copre la responsabilità verso terzi: dalla perdita di vite agli infortuni, dal rischio di inquinamento al recupero del relitto.

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