
Il primo pontone (Hebo Lift 2), di supporto, è da ieri al porto di Termini Imerese. Stamani arriverà il pontone principale: quello che eserciterà la forza per recuperare il relitto. Da lunedì, come previsto, via alle operazioni di recupero del Bayesian, il mega-yacht affondato lo scorso agosto a Porticello: 7 persone hanno perso la vita, 15 salvate; tre indagati per la tragedia. Sia il pontone di supporto che quello principale saranno subito trasferiti nello specchio acqueo delle operazioni: il primo trascinato dal rimorchiatore Capo Sant’Elia, non essendo dotato di motori; il secondo autonomamente, spiega il consulente tecnico della Procura di Termini, ing. Alessandro Biriaco.
E sono arrivati in Sicilia anche gli esperti di recupero marittimo e i mezzi di sollevamento pesanti per “sollevare” il Bayesian. Il pontone Hebo Lift 2 è una struttura galleggiante multiuso, con 700 metri quadrati di spazio sul ponte e gru di bordo. Ha raggiunto Termini dopo essere salpata da Ortona, con un equipaggio di base e accompagnata da un rimorchiatore di supporto italiano. È rimasta in porto per circa due giorni per caricare le ultime attrezzature specifiche per il progetto.
Subacquei esperti, piloti di veicoli telecomandati e altro personale marittimo specializzato si imbarcheranno nelle prossime 24 ore. Hebo lascerà il porto nel fine settimana, diretta al sito del relitto, a Porticello. La sua partenza è prevista in concomitanza con l’arrivo in Sicilia della gru galleggiante principale, la Hebo Lift 10, ovvero stamani. Questa unità di sollevamento pesante, da 5.695 tonnellate di stazza lorda, è una delle gru marittime più potenti d’Europa. È partita dal porto di Rotterdam, nei Paesi Bassi, il 19 aprile, e sta procedendo verso la Sicilia nei tempi previsti.
Cosa accade adesso? La Hebo Lift 10 rimarrà a Termini Imerese durante le prime fasi del progetto, mentre il personale di Hebo Lift 2 effettuerà i lavori preparatori nel porto; inizieranno con un’ispezione e un’analisi dettagliate del Bayesian e dell’ambiente marino circostante attraverso un sommergibile telecomandato. Il progetto viene condotto in ogni momento in conformità con la metodologia e il piano di protezione ambientale approvati dalle autorità.
«Stanno arrivando in Sicilia le squadre esperte per il recupero in sicurezza del Bayesian - dice Marcus Cave, direttore di Tmc Marine, all’agenzia Ansa -. Una volta sul posto, nei prossimi 7-10 giorni, valuteremo attentamente la nave e la posizione e verificheremo quanto necessario prima di iniziare i lavori subacquei propedeutici alle operazioni di sollevamento». Dal suo affondamento, il Bayesian è stato costantemente monitorato da specialisti e risorse antinquinamento nell’ambito di un dettagliato piano di prevenzione, senza che siano stati segnalati casi di inquinamento. Ciò continuerà per tutto il processo di recupero.
I 70 operatori specializzati arrivati in Sicilia da tutta Europa saranno supportati da altri 12 esperti marittimi provenienti da diverse organizzazioni. «Abbiamo tre obiettivi - dice Marcus Cave, direttore di Tmc Marine - lavorare garantendo la sicurezza del personale, salvaguardare l’ambiente marino e recuperare in sicurezza il relitto. I nostri piani stanno procedendo secondo i tempi previsti». Un perimetro di sicurezza aria-mare continuerà a essere mantenuto intorno alla zona dove si trova il relitto durante l’intero processo di recupero: il raggio sarà di 650 metri e non potrà neppure essere sorvolato. «Aggiornamenti sul progetto saranno forniti da Tmc Marine durante tutto il progetto», aggiunge. Il veliero monoalbero ha uno scafo in alluminio e possiede uno degli alberi più alti del mondo, che misura 72 metri. Così come previsto nel progetto di recupero, sarà spezzato prima di essere portato a galla. L’intera operazione di emersione del Bayesian potrebbe durare una settimana, condizione meteo permettendo. Secondo esperti, il costo si aggirerebbe intorno ai 30 milioni. Il veliero, portato in secca, troverà ricovero in un’area all’aperto del porto di Termini Imerese messa a disposizione dall’Autorità di sistema portuale del Mare della Sicilia Occidentale.

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