
Dal 2020, Grech riveste il ruolo di Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, posizione che lo ha posto al centro delle riforme sinodali volute da Papa Francesco. Con il passare degli anni, il cardinale ha progressivamente mostrato un profilo più aperto, sostenendo il coinvolgimento dei laici e delle donne nei processi ecclesiali e mostrando apertura su temi delicati, come l’integrazione pastorale dei divorziati risposati e la considerazione delle unioni civili per le coppie dello stesso sesso.
Grech viene visto come un possibile ponte di continuità con il pontificato di Francesco, in grado di portare avanti una visione di Chiesa più partecipativa e meno centralizzata. Tuttavia, le sue posizioni progressiste potrebbero incontrare resistenze da parte dei settori più conservatori del Collegio cardinalizio.
Con un’esperienza internazionale consolidata e una profonda conoscenza dei meccanismi della Curia, Mario Grech è oggi una delle figure più osservate del Conclave. La sua eventuale elezione potrebbe rappresentare un segnale di prosecuzione della strada sinodale e di attenzione riformatrice, in un momento storico in cui la Chiesa si interroga su come affrontare le sfide del mondo contemporaneo.
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