
Il 20 maggio il Bayesian sarà in banchina a Termini Imerese, in un’area messa a disposizione dall’Autorità portuale, secondo quanto è emerso dalla riunione operativa a Porticello per il recupero del veliero a cui hanno preso parte i pm, i legali degli indagati, dei familiari delle vittime, i consulenti e i tecnici della società che sta eseguendo le operazioni di recupero, che si dovrebbero concludere tra il 18 e il 19 maggio, meteo permettendo. Una riunione convocata dai pm per mettere al corrente le parti sugli accertamenti irripetibili. Confermato il recupero dei file audio e video contenuti negli hard disk nella plancia del Bayesian. I file sono in possesso della Procura e dei legali degli indagati.
Cosa succederà adesso? Nel corso della riunione che si è tenuta nell’Ufficio circondariale marittimo di Porticello, sono state comunicate le date dell’operazione che porterà entro 20 giorni lo scafo in superficie. Imminenti i lavori del taglio dell’albero dell’imbarcazione (72 metri), che resterà a fondo e sarà recuperato in un secondo momento. Poi la gru più grande, la Hebo Lift 10, raggiungerà la zona del naufragio dal vicino porto di Termini Imerese e inizieranno le manovre per il recupero del mega-yacht. Ogni modifica che sarà apportata allo scafo nel corso delle operazioni verrà filmata e segnalata. Successivamente l’imbarcazione sarà trasferita a Termini dove inizieranno i lavori dei consulenti nominati dalla Procura e dalle parti che dovranno accertare le cause del naufragio.
«Alcuni di noi hanno chiesto delle garanzie, perché alcune parti non vengano toccate in quanto sono quelle determinanti per dimostrare le responsabilità». È ciò che ha affermato l’avvocato Mario Bellavista, legale della moglie di Thomas Recaldo, cuoco del Bayesian affondato il 19 agosto scorso al largo di Porticello. Alla riunione erano presenti, tra gli altri, il sostituto della procura di Termini Imerese che coordina le indagini, Raffaele Cammarano, e il consulente della Procura, ingegnere Alessandro Biriaco.
«È stato spiegato tutto e ci sono stati dati – ha aggiunto l’avv. Bellavista – i tempi per svolgere queste attività: venti giorni, un mese, per tirare su l’imbarcazione e trasferirla al porto di Termini; altri venti giorni per bonificarla; e ulteriori venti per accertare cosa c'è dentro. Tutto questo sarà ripreso e registrato perché ogni modifica e spostamento di oggetti sia certificato».
In riferimento al primo passo, il legale aveva spiegato che «verrà tagliato l’albero e la la catena dell’ancora e lentamente lo scafo verrà tirato su. Quando sarà a pelo d’acqua, dall’imbracatura si inizieranno le procedure per lo svuotamento dell’acqua. E lo si farà accedendo da alcuni portelloni aperti, così come descritto dai consulenti, tra cui alcuni a prua».
«Gli accertamenti sul veliero saranno determinanti», ha anche sottolineato l’avvocato Giovanni Rizzuti, legale del comandante del Bayesian, James Cutfield (indagato, ndr), per dimostrare l’assoluta estraneità del comandante dell’equipaggio di cui siamo assolutamente certi».

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