
Un uomo si è suicidato lanciandosi nel pomeriggio di ieri dal Duomo di Milano. Sul posto sono intervenuti oltre al 118 gli agenti della Polizia di Stato per verificare con certezza l’identità. L’ipotesi è che sia l’evaso Emanuele De Maria, irreperibile dopo l’accoltellamento a Milano di un suo collega di lavoro mentre i carabinieri indagano sulla scomparsa di una loro collega da venerdì scorso. E’ sulla base dei numerosi tatuaggi che aveva sul corpo che gli investigatori della Squadra Mobile, anche se non vi è ancora un riconoscimento ufficiale, ritengono che sia Emanuele De Maria l’uomo che si è suicidato gettandosi dalle terrazze del Duomo di Milano nel pomeriggio. L’uomo aveva accoltellato ieri mattina un collega all’Hotel Berna di Milano, dove aveva trovato posto in lavoro esterno dal carcere di Bollate. Era detenuto per un femminicidio del 2016 commesso a Castel Volturno, in provincia di Caserta.
La testimonianza: 'Un botto poi le urla'
Prima «un botto tremendo e poi le grida e la gente che scappava». Così ha descritto il suicidio di Emanuele De Maria, che si è gettato nel vuoto dalle terrazze del Duomo di Milano, Tommaso il gestore di un chiosco che si trova proprio a pochi passi dal luogo in cui è avvenuto il fatto. «Ho sentito un botto e ho visto la gente che scappava, poi un uomo per terra - ha detto -. Saranno state le due meno dieci del pomeriggio, mi sono spaventato sentendo le grida. Sono sceso dal chiosco e ho visto la persona per terra. Le forze dell’ordine in 10 minuti erano qua. Ho sentito un botto enorme, ho visto le scarpe che volavano. Si è svuotata la piazza in un attimo e ho pensato che poteva esserci qualcuno che sparava». Delle persone che stavano passeggiando lungo corso Vittorio Emanuele II e che hanno assistito alla scena hanno spiegato invece di avere sentito un grido prima del salto nel vuoto di De Maria dal Duomo.
Emanuele Sanità, proprietario di una pizzeria che si trova a pochi metri da dove è avvenuto il suicidio, spiega di essere arrivato per primo vicino al corpo di De Maria. Anche lui racconta di «avere sentito un rumore come uno sparo di pistola, molto forte e un urlo e le persone che sono scappate via perché pensavano ci fosse una sparatoria - ha raccontato -. Io mi sono avvicinato e gli ho fatto delle foto, ho visto questa persona a terra, il viso era integro ma mi è sembrato di avere visto ferite alle orecchie e al cranio». Si è creato subito il vuoto totale attorno a lui, «tranne che per un poliziotto e due medici che sono accorsi subito». «In pochi minuti sono arrivate poi le forze dell’ordine», ha concluso.
Corpo in laghetto, probabile sia la collega di De Maria
E’ stato individuato all’interno del Parco Nord di Milano il corpo che si ritiene essere Chamila Wijesuriyauna, la donna scomparsa da venerdì e che si ritiene essere stata uccisa da Emanuele De Maria. Il cadavere è stato individuato da un passante che ha chiamato il numero di emergenza 112. Era a circa un chilometro dall’ultimo avvistamento nei pressi della sua abitazione a Cinisello Balsamo. Sul posto presenti i vigili del fuoco, il soccorritori 118, i carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni, gli agenti della polizia locale e il pubblico ministero.
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