Domenica 15 Giugno 2025

Il Papa ai giornalisti: "Scegliete una comunicazione di pace". Prima telefonata del Pontefice con Zelensky

«Buongiorno e grazie per questa accoglienza meravigliosa». Papa Leone XIV ha rivolto all’inizio dell’udienza ai rappresentanti dei media internazionali arrivati a Roma per il Conclave, poche perle a braccio in inglese. «Dicono che quando si applaude all’inizio non vuol dire tanto...», ha scherzato aggiungendo: «Se siete ancora svegli alla fine e volete applaudire, grazie tanto...». E poi ha letto il suo intervento in italiano, interrotto più volte dagli applausi dei giornalisti presenti. «Voi siete in prima linea nel narrare i conflitti e le speranze di pace, le situazioni di ingiustizia e di povertà, e il lavoro silenzioso di tanti per un mondo migliore. Per questo vi chiedo di scegliere con consapevolezza e coraggio la strada di una comunicazione di pace». E’ l’appello del Pontefice che prosegue: «Viviamo tempi difficili da percorrere e da raccontare, che rappresentano una sfida per tutti noi e che non dobbiamo fuggire. Al contrario, essi chiedono a ciascuno, nei nostri diversi ruoli e servizi, di non cedere mai alla mediocrità. La Chiesa deve accettare la sfida del tempo e, allo stesso modo, non possono esistere una comunicazione e un giornalismo fuori dal tempo e dalla storia. Come ci ricorda Sant'Agostino, che diceva: 'Viviamo bene e i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi. Grazie, dunque, di quanto avete fatto per uscire dagli stereotipi e dai luoghi comuni, attraverso i quali leggiamo spesso la vita cristiana e la stessa vita della Chiesa - ha aggiunto -. Grazie, perché siete riusciti a cogliere l’essenziale di quel che siamo, e a trasmetterlo con ogni mezzo al mondo intero». Papa Leone XIV ha poi scherzato con i giornalisti, al termine dell’udienza nell'Aula Paolo VI. Il Pontefice è stato incalzato da una giornalista per organizzare una partita di tennis di beneficenza per le Pontificie Opere Missionarie, conoscendo la sua passione per questo sport. «Certo va bene», ha replicato Leone XIV. «Io porto Agassi», ha detto la giornalista scherzando e il Papa ha replicato: «Basta che non porti Sinner», scherzando sul doppio senso sia perchè l’italiano è il numero uno del mondo e sia perchè il suo cognome in inglese significa «peccatore». Altri giornalisti si sono poi detti pronti a giocare a tennis in un doppio. E il Papa, sempre scherzando, ha risposto: «Gioco ma non bene...». E si è fermato anche a firmare qualche autografo, persino su una balla da baseball, sport da lui amato sin dai tempi in cui viveva a Chicago. Passando accanto a una giornalista vestita di bianco, Prevost ha anche scherzato sull'abbinamento cromatico mettendosi accanto alla reporter a favore di telecamera. «Sto ancora imparando». Papa Leone XIV si è rivolto così ai giornalisti e a tutti i rappresentanti dei media nell’Aula Paolo VI, durante i saluti finali. Il Pontefice ha chiesto a monsignor Leonardo Sapienza, reggente della Prefettura della Casa Pontificia, se lui stesso avesse dovuto distribuire i rosari ai presenti. Alla risposta negativa, il Pontefice quindi ai giornalisti ha appunto detto: «Sto ancora imparando». Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky afferma su Telegram di aver invitato il Papa in Ucraina durante la loro prima telefonata. "Ho parlato con Papa Leone XIV. Questa è stata la nostra prima conversazione, ma è stata già molto calorosa e davvero significativa", ha detto il leader ucraino spiegando di aver invitato "Sua Santità a compiere una visita apostolica in Ucraina, una visita del genere porterebbe vera speranza a tutti i credenti, a tutto il nostro popolo". "Grazie per il vostro sostegno all'Ucraina e a tutto il nostro popolo", ha concluso.

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