
La categoria dei "Trasporti" sconta "il minor tasso di realizzazione emerso dagli indicatori di categoria" (circa il 13%). Lo afferma la Corte dei conti nella sua relazione semestrale sul Pnrr. La Corte segnala 4 obiettivi in ritardo che attengono al settore ferroviario e sono di responsabilità del ministero per le infrastrutture e i trasporti. Per quelli relativi all'Alta velocità al Sud e al Nord il Dicastero ha segnalato complessità esecutive di media intensità riconducibili ad eventi imprevisti e imprevedibili di natura geologica e criticità esogene al piano delle lavorazioni di Rfi Spa, che rischiano di prolungare i tempi di realizzazione delle opere.
Ciò interessa, in particolare, i collegamenti ferroviari ad Alta velocità con il mezzogiorno per passeggeri e le merci per la linea Salerno-Reggio Calabria, la cui percentuale di spesa attivata sul totale della dotazione Pnrr è ferma al 3,54 per cento rispetto al'8 per cento preventivato (target M3C1-00-ITA-14); nel caso della tratta Napoli-Bari, invece, la percentuale di avanzamento è pari al 34,76 per cento rispetto al 59 per cento atteso (target M3C1-00-ITA-15). Valori migliori (e pertanto segnalati con livello di criticità di bassa intensità) hanno registrato gli interventi sulle linee Palermo-Catania e sulle linee di collegamento ad Alta Velocità con l'Europa del Nord (Liguria-Alpi), la cui spesa ha registrato un livello di avanzamento di poco inferiore alle aspettative (7 per cento contro l'8 per cento nel primo caso, M3C1-00-ITA-16; 56,59 per cento contro il 62 per cento nel secondo, M3C1-00-ITA-35).
Nella sua relazione la Corte dei conti giustifica il minor tasso di realizzazione con "la maggiore complessità degli interventi". Dall'altro lato - osserva la Corte - "l'amministrazione ha evidenziato la necessità di modifiche, attualmente oggetto di confronto con le istituzioni europee nell'ambito della prossima revisione del Pnrr".
Ancora nessun commento