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Prevost e la profezia della suora: "Dio ti farà una sorpresa". "Mai pensavo di essere eletto". Poi in ginocchio sulla tomba di San Paolo

Celebrazione Eucaristica per l’Inizio del Ministero Petrino del Vescovo di Roma Leone XIV, Citta' del Vaticano 18 maggio 2025. ANSA/VATICAN MEDIA + UFFICIO STAMPA, PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY + NPK - - - - - - - - - - - - - Eucharistic Celebration for the Beginning of the Petrine Ministry of the Bishop of Rome Leo XIV, Vatican City, 18 May 2025. ANSA/VATICAN MEDIA + PRESS OFFICE, HANDOUT PHOTO, NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +

Un secondo martedì intenso per papa Leone XIV. A meno di 48 ore dalla messa di insediamento, Prevost ha riempito la sua agenda con una visita a sorpresa nella sede della sua 'vecchia' congregazione, quella per i Vescovi dove ha servito come prefetto dal 2023, e poi nel pomeriggio, rispettando la tradizione, ha effettuato la presa di possesso della basilica pontificia di San Paolo Fuori le Mura, con la preghiera sulla tomba dell’apostolo Paolo e una nuova supplica: «Mi dia il Signore la grazia di rispondere fedelmente alla sua chiamata».

Ma com'era naturale che fosse, è con una delegazione della sua diocesi di missione, Chiclayo in Perù, che si è lasciato andare alle parole più a cuore aperto, facendo emergere anche il primo aneddoto su come viva la sua elezione e il ruolo nella sua biografia giocato persino da una suora. Da quando Papa Francesco è morto, «è iniziato quel meccanismo di lunga tradizione nella Chiesa, molto bello, delle congregazioni prima e del conclave poi», ha spiegato parlando in uno spagnolo fluidissimo in un’udienza privata di cui il video è stato diffuso oggi, «e mai sinceramente ve lo dico - ha confessato -, mai mi è passato per la mente che sarebbe successo quello che poi è successo. E ancora una volta penso che il nostro Dio delle sorprese ne abbia fatta una davvero grande stavolta».

Il neo Papa aveva esordito affermando: «Stavo pensando all’anno 1998, quando lavoravo a Trujillo, ero professore al seminario, direttore degli studi, parroco, vicario giudiziale e formatore e tutto allo stesso tempo! E alla fine di quegli anni sono stato eletto provinciale degli agostiniani e sono tornato alla mia terra, a Chicago e lì poche settimane dopo ho incontrato una religiosa, anche lei provinciale e lei mi ha detto, 'padre Roberto, il nostro Dio è un Dio delle sorprese e un giorno te ne farà un’altra», parole profetiche fino ad ora, no?».

Quindi Leone XIV ha preso a raccontare gli avvenimenti dell’ultimo mese: «Un mese fa papa Francesco era ancora vivo, stava un pò male, forse stava migliorando, quando è uscito dall’ospedale ho avuto un’udienza personale con lui, dava buoni segnali, tutti speravamo che sarebbe migliorato, poi è arrivata la Settimana Santa, è andato a visitare il carcere, ma già la domenica di Pasqua ci siamo resi conto che stava abbastanza male di nuovo e come sappiamo tutti il lunedì è morto».

Quindi il racconto delle congregazioni e del Conclave fino alla «sorpresa" della sua elezione. «Come dicevo anche da direttore spirituale - ha osservato quindi - si deve accettare la volontà di Dio, mettere la propria vita nelle mani del Signore e dire, eccomi Signore, ciò che tu vuoi farò. E in questo spirito sto oggi con voi».

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