
La notizia è di un anno fa, ma è venuta fuori solo ora: nella fase ideativa ed esecutiva dell’attentato a Giovanni Falcone la destra eversiva non ha avuto alcun ruolo. Una conclusione a cui sono giunti la Procura e il gip di Caltanissetta, Santi Bologna, che ha archiviato l’inchiesta sulla cosiddetta pista nera. Un esito quasi scontato emerso alla vigilia delle commemorazioni dell’eccidio costato la vita al magistrato e agli agenti della scorta.
Tra eco delle indagini e riti della memoria Palermo ricorda “l’attentatuni” che costo la vita a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Ancora una volta, a fare da sfondo alle manifestazioni - quella «ufficiale» della Fondazione Falcone, presieduta dalla sorella del giudice, Maria Falcone, e quella «alternativa» organizzata da diverse associazioni - non mancano le polemiche tra due anime dell’antimafia che non si sono mai amate. Anime molto distanti che, nei giorni scorsi, si sono scambiate frecciate a distanza.
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