Un forte richiamo alla pace, alla responsabilità verso l’ambiente e alla testimonianza del Vangelo ha scandito le parole di Papa Francesco durante il Regina Coeli. In un momento segnato da tensioni internazionali, il Pontefice ha rivolto un pensiero allo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina, conclusosi con il rilascio reciproco di 303 detenuti per parte, ultimo atto dell’accordo che prevedeva la liberazione di 1.000 prigionieri da ciascun lato.
«Invochiamo coraggio e perseveranza per quanti sono impegnati nel dialogo e nella ricerca sincera della pace», ha detto Francesco, lanciando un messaggio di speranza e incoraggiamento a chi lavora per porre fine al conflitto.
Durante la preghiera, il Papa ha inoltre ricordato il decimo anniversario dell’enciclica Laudato si’, definendola «dedicata alla cura della casa comune». Ha sottolineato come in questi anni siano nate «innumerevoli iniziative» volte a promuovere un ascolto attento «al duplice grido della terra e dei poveri». In questo contesto ha rivolto un saluto e un incoraggiamento al Movimento Laudato si’ e a tutti coloro che portano avanti l’impegno per l’ambiente e la giustizia sociale.
Infine, il Santo Padre ha ricordato la recente beatificazione di Stanislaw Streich, sacerdote polacco ucciso nel 1938 «in odio alla fede» per la sua opera a sostegno di poveri e operai, ritenuta scomoda dal regime comunista. Il Papa ha espresso l’auspicio che il suo esempio «possa stimolare in particolare i sacerdoti a spendersi generosamente per il Vangelo e per i fratelli».
Un messaggio ampio e profondo, quello del Papa, che ha toccato le ferite del mondo contemporaneo, rilanciando i temi della pace, della solidarietà e della responsabilità verso il creato
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