
Un uomo con doppia cittadinanza, statunitense e tedesca, è stato arrestato con l’accusa di aver tentato di incendiare l’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv, in Israele. Lo riferisce la Bbc.
Secondo il dipartimento di giustizia, Joseph Neumayer, 28 anni, dopo essere stato trovato con ordigni esplosivi in uno zaino vicino all’ambasciata è stato arrestato e poi immediatamente espulso dalle autorità israeliane. Appena atterrato all’aeroporto John F. Kennedy di New York è stato prelevato dagli agenti statunitensi.
Neumeyer è comparso oggi in tribunale ed è attualmente detenuto in carcere. «Questo imputato è accusato di aver pianificato un attacco devastante contro la nostra ambasciata in Israele, minacciando di morte gli americani e la vita del presidente Trump», ha dichiarato il procuratore generale Pamela Bondi. L’arresto arriva pochi giorni dopo che un uomo armato ha ucciso due membri del personale dell’ambasciata israeliana fuori da un museo ebraico a Washington DC.
I funzionari federali dicono che Neumayer è arrivato in Israele ad aprile e il 19 maggio si è diretto all’ambasciata degli Stati Uniti a Tel Aviv con uno zaino di colore scuro. Il 28enne ha sputato su una guardia dell’ambasciata mentre passava, ha spiegato il dipartimento di giustizia. Quando la guardia ha cercato di trattenerlo, Neumayer sarebbe scappato, lasciando dietro di sè uno zaino con tre bottiglie molotov, piccole bombe fatte con liquidi infiammabili che hanno lo scopo di appiccare incendi una volta accese e lanciate. La polizia ha poi trovato Neumeyer nel suo hotel dove è stato arrestato.
I funzionari dicono che sui social aveva promesso di «bruciare l’ambasciata a Tel Aviv» e aveva scritto «morte all’America, morte agli americani».
Caricamento commenti