
Si è astenuto il giudice che questa mattina, al tribunale di Enna, ha aperto il procedimento, con l’udienza predibattimentale, a carico del vescovo di Piazza Armerina (Enna), Rosario Gisana, e del vicario giudiziario della diocesi, don Vincenzo Murgano, accusati di falsa testimonianza in relazione a quanto dichiarato nel processo di primo grado al sacerdote Giuseppe Rugolo, già condannato dal tribunale di Enna a 4 anni e mezzo per abusi sessuali aggravati su minori e per il quale è in corso a Caltanissetta il processo d’appello.
Questa mattina il giudice di Enna Maria Rosaria Santori si è astenuta nel procedimento a carico del vescovo perché è stata giudice estensore al processo a don Rugolo, nel quale depose il vescovo finito ora indagato proprio per quella testimonianza. In apertura del procedimento c'è stata la costituzione di parte civile della vittima, l’archeologo Antonio Messina, che all’epoca dei fatti era minorenne: il processo è stato rinviato dinanzi al altro giudice al 29 ottobre prossimo.
Antonio Messina nei giorni scorsi è stato ascoltato in modo riservato dalla Commissione pontificia per la Tutela dei minori. La notizia è trapelata proprio durante l’udienza al processo d’appello contro il sacerdote condannato, perché il giovane, parte civile anche in quel procedimento, era assente. «Al momento ritengo giusto mantenere il riserbo sui contenuti dell’incontro. Auspico una risoluzione - ha detto Messina nei giorni successivi - anche a livello ecclesiastico che apra la strada alla verità e possa essere da esempio per altre vittime». Messina ha poi sottolineato di avere accolto con piacere l’attenzione che la Commissione ha riservato alla sua vicenda.
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