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Carceri, bimba in cella con madre a Palermo: in Italia ci sono 12 casi

Gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri sono strutture penitenziarie speciali progettate per garantire che le madri detenute possano tenere con sé i propri figli, offrendo un ambiente più simile a quello familiare e garantendo la tutela dei diritti dei minori

Una bimba di appena un mese di età in cella con la madre nel carcere di Pagliarelli a Palermo: «Un caso drammatico che si somma ad altre 11 storie di bambini che in carcere con le loro madri, di cui 9 straniere, ne condividono la detenzione», afferma Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria, ricordando che gli altri bimbi si trovano 3 nell’Icam (Istituto di custodia attenuata per detenute madri) di Milano, 3 in quello di Venezia, uno in quello di Torino; 3 nel carcere di Rebibbia e uno in quello di Perugia. «Tutti ricorderanno la storia di un bimbo di 2 anni, per dieci mesi recluso con la madre nel carcere di Rebibbia, in grado di dire solo 'Aprì, 'Chiudì e poco altro. Una storia che proprio come quella della piccola di Palermo - dice Di Giacomo - ha commosso tutto il Paese ma, dopo la commozione, non è cambiato nulla.

Anzi il decreto legge sicurezza emanato dal governo ad aprile ha cancellato l’obbligo del rinvio dell’esecuzione della pena per donne incinte o con prole inferiore a un anno di età, e si introduce per la prima volta la possibilità che il bambino venga sottratto alla madre: il decreto prevede che la donna sottoposta alla custodia cautelare in un Icam possa venire trasferita in chiave punitiva in un carcere ordinario senza suo figlio quando la sua condotta non è considerata adeguata. Invece proprio perchè siamo in presenza di pochi bambini si potrebbero attuare soluzioni tutto sommato semplici, come per esempio le case famiglia». A oggi ne esistono solo due. Gli Icam, Istituti a custodia attenuata per madri che fanno capo all’amministrazione penitenziaria non sono certo il luogo ideale per l’infanzia. «Se non c'è alcuna sensibilità rispetto alla barbarie di tenere piccoli nelle carceri, una gestione efficiente dei nostri penitenziari è semplicemente impensabile. E non possono bastare sentenze periodiche della Cedu di condanna del governo italiano a rimuovere le cause di responsabilità politica e istituzionale», conclude.

Gli Istituti a custodia attenuata per detenute madri sono strutture penitenziarie speciali progettate per garantire che le madri detenute possano tenere con sé i propri figli, offrendo un ambiente più simile a quello familiare e garantendo la tutela dei diritti dei minori. Gli Icam, pur essendo strutture carcerarie, si differenziano dai tradizionali istituti di pena, con l'obiettivo di favorire il legame materno-filiale e un ambiente educativo più sereno per i bambini.

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