
Fratelli d’Italia diffonde sui social un cartello in cui denuncia un post, coprendone l’identità dell’autore, ma sottolineando la parte in cui sostiene di lavorare al ministero dell’Istruzione e del merito, in cui si «augura alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola». «Il livello di odio verso Giorgia Meloni e la sua bambina è inaccettabile. La solidarietà non basta più: ora serve una risposta esemplare», scrive il capogruppo FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, rilanciando il cartello con il commento «Orrore». «La critica politica è una cosa, ma l’odio umano, e ancor più verso i bambini, non può avere diritto di cittadinanza», aggiunge.
La riflessione della premier
«Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. E’ qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore.Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perchè esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza». Lo scrive sui social la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, condividendo la notizia del post di minacce contro la figlia Ginevra.
Le parole di Occhiuto
“Condanna per le parole di inaudita violenza rivolte alla figlia della premier Giorgia Meloni. Colpire una bambina, augurandole morte e sofferenza, è un gesto vile e disumano, che supera ogni limite.
Solidarietà e vicinanza al presidente Meloni e alla sua famiglia”. Lo scrive su X Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia.
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