
La notte è "stata molto difficile" ma ora a Tel Aviv, in quella che è una giornata di shabbat, si vive «una apparente tranquillità». Antonello Sannino, presidente dell’Arcigay di Napoli, rimasto bloccato in Israele dove si era recato per partecipare al gay pride e incontrare attivisti, racconta le ultime ore dopo il raid messo in atto dall’Iran.
«Sto bene anche se stanotte si prevede un’altra dura notte come quella appena passata - racconta all’ANSA - non si sa quando rientriamo, abbiamo fatto una riunione, non ci danno tempi certi ma sperano entro la settimana prossima. Io spero prima».
«Oggi è shabat, la città è tranquilla, abbiamo anche trovato il coraggio di uscire dall’hotel per comprare un pò di cose che ci servivano - aggiunge - stanotte siamo scesi diverse volte nel rifugio, l’ultima verso le cinque. E’ stata una notte molto complicata, hanno colpito a pochi metri da dove siamo. Siamo seguiti dalle autorità locali e dall’ambasciata italiana». «In giro, in questa che è una giornata di festa, c'è poca gente ed una calma surreale - conclude Sannino - noi europei ovviamente viviamo tutto questo in maniera diversa, qui la gente è purtroppo abituata alla guerra. Ci sentiamo al sicuro ma abbiamo anche tanta ansia e soprattutto speriamo di tornare il prima possibile in Italia e speriamo su tutto che possa arrivare la pace».
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