
Potrebbe essere vicina la soluzione del mistero dell’affondamento del Bayesian, il veliero del miliardario inglese Myke Lynch colato a picco in una notte di tempesta, nell’agosto scorso, davanti alle coste di Porticello a Palermo. Il relitto, che per 10 mesi è rimasto a 50 metri di profondità, è stato riportato in superficie per essere svuotato, dopo essere stato imbracato. Il mega yacht, ritenuto inaffondabile, è ora a pelo d’acqua tra due gru.
«Negli ultimi tre giorni lo scafo è stato sollevato in posizione verticale, consentendo l’accesso al lato di dritta, precedentemente inaccessibile, che giaceva direttamente sul fondale marino. Durante questo periodo, l’imbarcazione è stata gradualmente sollevata dal fondale in modo da poter posizionare ulteriori cinghie di sollevamento sotto la chiglia», ha fatto sapere la Tmc Marine, la società che sta coordinando le operazioni di recupero.
«Lo scafo è stato costantemente sostenuto da otto cinghie di sollevamento in acciaio - quattro sotto ciascuna sezione di prua e di poppa - che fanno parte di un sistema di sollevamento in cavo d’acciaio appositamente progettato - aggiunge Tmc - Questo, a sua volta, è fissato all’Hebo Lift 10».
«La nave sarà mantenuta in posizione elevata mentre i controlli e i preparativi verranno effettuati per il resto del fine settimana - aggiungono dalla società - In presenza di condizioni favorevoli, l’Hebo Lift 10 partirà dal cantiere nel corso della giornata di domenica verso il porto di Termini Imerese».
Lì, dopo l’attracco, il Bayesian verrà sollevato sul lato sinistro dalla gru, alloggiato nella struttura in acciaio appositamente realizzata, attualmente in attesa in banchina. Solo allora i consulenti dei magistrati che indagano sul naufragio costato la vita, oltre che a Lynch e alla figlia Hannah, al presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer e alla moglie Judy, al legale Chris Morvillo e alla moglie Neda, e al cuoco di bordo Recaldo Thomas, inizieranno gli accertamenti a cui parteciperanno anche gli esperti nominati dagli indagati.
Dopo la tragedia i magistrati hanno accusato di omicidio colposo plurimo e naufragio colposo il comandante del veliero, il neozelandese James Cutfield, l'ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio di guardia Matthew Griffith. L’ipotesi è che siano stati una serie di errori umani a determinare l’affondamento del mega-yacht inabissatosi in pochi minuti.
Nel corso delle operazioni di recupero, probabilmente ucciso da una esplosione che gli ha scagliato contro un pezzo di lamiera, è morto un sub olandese. Un dramma nel dramma su cui indaga sempre la Procura di Termini Imerese.
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