
Ha colpito con violenza la moglie Assunta Carbone, detta Susy, 54 anni, utilizzando un’arma da taglio e procurandole numerose ferite sul corpo. Poi l’ha lasciata esanime nell’appartamento che condividevano a Rivalta di Torino ed è fuggito verso il Lago Grande di Avigliana, dove si è tolto la vita annegando.
Le vittime di quello che si configura come un omicidio-suicidio sono proprio lei, conosciuta e stimata nella comunità locale, e il marito Alessandro Raneri, 55 anni.
A scoprire i due cadaveri sono stati i carabinieri, che, dopo aver recuperato il corpo dell’uomo dalle acque del lago, si sono recati a casa della coppia per avvisare la moglie, ritrovandola però già senza vita.
Secondo una prima ricostruzione, il gesto sarebbe maturato al culmine di una lite scoppiata nella mattinata. Alcuni testimoni hanno visto l’uomo gettarsi nel lago e non riemergere: un gesto che i soccorritori hanno interpretato da subito come suicidio volontario.
Sul luogo dell’omicidio sono intervenuti i carabinieri di Orbassano e Moncalieri, mentre a coordinare gli accertamenti è la magistrata Elisa Pazè della Procura di Torino.
Le indagini sono ancora in corso per chiarire l'esatta dinamica e comprendere il contesto di quello che si profila come l’ennesimo caso di violenza sulle donne.
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