
Una proposta inaccettabile, un aumento di 5 euro lordi all'ora e così lo stato di agitazione si è concretizzato. L’Aaroi-Emac, sindacato che rappresenta oltre 800 anestesisti rianimatori dell’Isola, già dal mese di aprile aveva annunciato la totale indisponibilità a coprire turni nei mezzi di soccorso del 118, ambulanze ed elisoccorso, a partire dal 1° luglio 2025.
«Il motivo? - si legge in una nota del sindacato - Una retribuzione "anacronistica e sottodimensionata" rispetto a quella garantita ad altri specialisti e il disinteresse da parte di Assessorato alla salute e vertici della Regione Siciliana.
L'attuale retribuzione oraria per questi specialisti in Sicilia è di 50 euro lordi orari, mentre in altre regioni (come ad esempio l'Umbria) è di 80 euro.
Al sindacato, che da mesi chiede un adeguamento, ieri, nell'ultimo giorno utile per "evitare" la protesta, è stato proposto un aumento del 10%, corrispondente a circa 5 euro. Come si legge in un comunicato sottoscritto dalle Segreterie Regionali di Aaroi Emac, Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Fvm, Cgil Medici, Cisl Medici, Fassid, Uil Medici: "In considerazione dell’incontro svoltosi tra le OO.SS. della Dirigenza Medica e Sanitaria e l’Assessorato alla Sanità della Regione Sicilia, si comunica che le scriventi OO.SS. ritengono incongrua e anacronistica la proposta avanzata dall’Assessorato di incremento del 10% (5 euro lorde) e pertanto permane lo stato di agitazione degli anestesisti rianimatori che, su base volontaria e in incentivazione, svolgono i turni presso i mezzi del 118 della Regione Sicilia.
Per questo oggi è scattata la protesta. Nelle sedi di elisoccorso regionali di Palermo, Messina, Catania e Caltanissetta gli anestesisti non hanno dato disponibilità al servizio e le emergenze, attualmente, vengono coperte solo dai direttori di centrale. A Palermo sono ferme anche le ambulanze con rianimatore a bordo.
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