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"È come se fosse esplosa una bomba". Ecco il momento dello scoppio dopo la fuga di gas in un distributore di benzina a Roma VIDEO

E’ di una 45 feriti, di cui due gravi, il bilancio dell’esplosione di questa mattina a Roma in un distributore di Gpl del Prenestino. Poco dopo le 8 un forte boato è stato avvertito chiaramente in tutto il quadrante orientale della città e in cielo si è levata una palla di fuoco seguita da un’alta colonna di fumo nero.

L’incidente è avvenuto durante la fase di scarico del Gpl in un distributore di via dei Gordiani. In totale sono state soccorse una quarantina di persone. Tra i feriti ci sono 24 civili, compreso l’addetto dell’impianto e un altro che sono gravi, oltre a 11 poliziotti, un carabiniere, 6 vigili del fuoco e 3 operatori del 118 che erano intervenuti sul posto. Nessuno di loro, però, sarebbe in pericolo di vita. Tre feriti sono ricoverati all’ospedale Sandro Pertini (due con traumi ortopedici per caduta provocata dallo spostamento d’aria e un terzo ustionato in condizioni gravi ma non critiche), altri tre con fratture sono stati portati al Sant'Eugenio dove sono ricoverati anche i due ustionati con un quadro clinico più complesso, sottoposti a respirazione meccanica non autonoma.

Proprio come in un episodio analogo avvenuto in un distributore del Reatino lungo la Via Salaria nel 2018 (in quel caso ci furono due morti), l’incidente si è sviluppato in due fasi: una prima esplosione è avvenuta mentre si scaricava il camion che riforniva il serbatoio esterno di Gpl. A causa di un malfunzionamento dell’impianto, si è sviluppato un incendio e quando sul posto sono arrivati vigili del fuoco e forze dell’ordine c'è stata la fortissima esplosione del Gpl.

Un’esplosione «equiparabile a quella di una bomba», ha spiegato il direttore regionale dei Vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, precisando che si indaga ancora sulle cause. Le fiamme si sono propagate rapidamente a un deposito giudiziario che si trova alle spalle del distributore e l’onda d’urto ha investito le case più vicine. La zona, alla periferia est della Capitale, è stata completamente isolata e sono stati evacuati il vicino centro sportivo, che ospita anche un centro estivo e ha riportato gravi danni, e due palazzi. Diversi residenti sono stati feriti dai vetri andati in frantumi per l’onda d’urto.

La Protezione civile ha attivato il monitoraggio dell’aria da parte di Arpa Lazio, e ha raccomandato, a titolo precauzionale, di non sostare nei pressi dell’area interessata e di mantenere chiuse le finestre in caso di fumi persistenti.

La procura di Roma ha posto sotto sequestro l’area e aprirà un’indagine per lesioni colpose. I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, attendono l’informativa dei vigili del fuoco e forze dell’ordine. Sul posto si è recato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Il primo cittadino è in contatto con il premier, Giorgia Meloni, che segue «con attenzione» gli sviluppi e ha espresso «vicinanza a tutti i feriti» e «un sentito ringraziamento» ai soccorritori. «Grazie alla prontezza e alla professionalità evidenziati nel primo intervento di messa in sicurezza e chiusura dell’area interessata e alla rapidità dei soccorsi - dice il premier -, è stato possibile evitare che questo tragico evento avesse conseguenze ancora più gravi.

Il coordinamento immediato tra le diverse unità operative e il coraggio dimostrato testimoniano, ancora una volta, il valore straordinario delle donne e degli uomini che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza, l’incolumità e la salute dei cittadini. A tutti loro va la nostra sincera riconoscenza». «Prego per le persone coinvolte» e «continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente», ha riferito Papa Leone XIV.

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