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Ha abusato delle nipotine, ma la condanna a 14 anni è nulla per vizi procedurali

L’uomo era stato condannato anche a un maxi risarcimento da liquidare in sede civile e a una provvisionale immediatamente esecutiva di 25mila euro per i genitori delle due bambine

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La Corte d’Appello dell’Aquila ha dichiarato la nullità della sentenza con cui il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sulmona (L'Aquila), Marta Sarnelli, aveva condannato a 14 anni di reclusione un 42enne per aver commesso abusi sulle nipotine minorenni. Alla base dell’annullamento della condanna c'è l’irregolarità delle notifiche per la fissazione dell’udienza davanti al Gup. La difesa dell’imputato, rappresentata dall’avvocato Alessandra Faiella, aveva fondato l’appello proprio su queste irregolarità.

Le motivazioni saranno rese note tra novanta giorni. Al termine del processo con rito abbreviato, il 26 settembre 2024, l’uomo era stato condannato a 14 anni, oltre a un maxi risarcimento da liquidare in sede civile e a una provvisionale immediatamente esecutiva di 25mila euro per i genitori delle due bambine, che si erano costituiti parte civile. Ora la Procura Generale, che aveva chiesto in Appello la conferma della condanna, potrà ricorrere in Cassazione. Diversamente, gli atti torneranno al Tribunale di Sulmona. La storia era finita sulla scrivania del magistrato e dei carabinieri della compagnia di Sulmona nell’autunno 2022, dopo la denuncia dei genitori delle ragazzine.

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