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Borsellino: ritrovati i brogliacci delle intercettazioni dell'inchiesta mafia-appalti

Le bobine erano già venute fuori mesi fa negli archivi della Procura di Palermo, ora sono venute fuori anche quattro buste di colore giallo con ancora i timbri della Guardia di Finanza apposti nel 1992, ricoperte di polvere e lasciate a terra

Via D'Amelio a Palermo subito dopo l'attentato del 19 luglio 1992

Sono stati ritrovati dalla Guardia di Finanza i brogliacci delle intercettazioni effettuate negli anni '90 nell’ambito delle indagini sulle infiltrazioni di Cosa Nostra nel settore imprenditoriale e, in particolare, nelle aziende del Gruppo Ferruzzi.

Si tratta dell’attività che era stata disposta dalla procura di Palermo nell’inchiesta mafia-appalti che secondo alcuni, sarebbe il vero movente della strage di via D’Amelio costata la vita al giudice Paolo Borsellino.

La scoperta conferma quanto già accertato e cioè che nessuno ha mai dato seguito alla disposizione (prassi dell’epoca in caso di irrilevanza delle registrazioni) di smagnetizzare le bobine e distruggere i brogliacci, tesi inizialmente avanzata dai pm di Caltanissetta. Le bobine erano già state trovate mesi fa negli archivi della Procura di Palermo, ora sono venuti fuori anche i brogliacci contenuti in quattro buste di colore giallo con ancora i timbri della Guardia di Finanza apposti nel 1992, ricoperte di polvere e lasciate a terra.

A fare la scoperta è stato il Gico della Guardia di Finanza di Caltanissetta, su delega della Dda. Il ritrovamento è arrivato al termine di ricerche durate più di due anni e che hanno comportato la consultazione di 2000 faldoni con centinaia di migliaia di pagine di documenti.

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