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Imbrattarono la Scala dei Turchi: condannati gli autori

Tre mesi a cinque giorni sono stati inflitti al 51enne favarese Domenico Quaranta, quattro mesi e 15 giorni al 47enne Francesco Geraci.

Una delle scogliere di marna bianca fra le più suggestive del mondo imbrattate con una sostanza chimica rossa che, per fortuna, contrariamente a quanto pensato nell’immediatezza, non era vernice rossa ma polvere di zinco non indelebile: il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Andrea Terranova, ha condannato i due favaresi accusati del danneggiamento della Scala dei Turchi di tre anni e mezzo fa. Tre mesi a cinque giorni sono stati inflitti al 51enne favarese Domenico Quaranta, quattro mesi e 15 giorni al 47enne Francesco Geraci. La pena nei confronti del primo, noto per avere già scontato 16 anni di carcere per gli attentati terroristici, a scopo dimostrativo, alla Valle dei Templi e alla metropolitana di Milano, è stata ridotta perchè una perizia psichiatrica gli ha riconosciuto un vizio parziale di mente. L’episodio risale al 7 gennaio del 2022. I sospetti caddero subito su Quaranta, già protagonista di altri danneggiamenti come quelli ai danni della scogliera di Punta Bianca, dei vasi del belvedere di San Leone e della casa natale di Luigi Pirandello. Le immagini di videosorveglianza, visionate dai carabinieri, mostrano in effetti gran parte della scena col furgone Ford Transit di Geraci, che avrebbe fatto da «palo», posteggiato mentre l’ex imbianchino radicalizzato negli ambienti islamici scende sulla scogliera con un sacco.

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