Venerdì 14 Novembre 2025

Louis Dassilva a giudizio per la morte di Pierina Paganelli

Il processo per la morte Pierina Paganelli si aprirà il 15 settembre prossimo. Louis Dassilva, infatti, è stato rinviato a giudizio per l’omicidio della 78enne uccisa con 29 coltellate la sera del 3 ottobre 2023 nel garage del condominio di via del Ciclamino a Rimini. La decisione è stata presa dal giudice Raffaele Deflorio al termine dell’udienza preliminare, rinviata e aggiornata tre volte, per sciogliere le varie riserve sulle eccezioni preliminari presentate dalla difesa di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Il gup ha fissato la prima udienza in Corte d’Assise per omicidio volontario e aggravato al prossimo 15 settembre alle 9.30. Il prossimo 16 luglio, sarà trascorso un anno di carcerazione preventiva per il senegalese di 35 anni che secondo il pm Daniele Paci e la squadra mobile di Rimini due anni fa uccise la pensionata nel timore che scoprisse la relazione extraconiugale che lo legava alla nuora Manuela Bianchi. Per gli inquirenti Dassilva agì per proteggere se stesso e il suo matrimonio con Valeria Bartolucci oltre che per difendere la Bianchi da eventuali ire della suocera e del marito. Non si esclude che la stessa nuora Manuela Bianchi possa essere richiamata a testimoniare davanti alla Corte d’Assise. Del suo interrogatorio in incidente probatorio, la difesa del senegalese aveva già chiesto al gup la nullità. Era stata lei stessa che, in tre giorni di «confessione» fiume dopo essere stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento personale, aveva raccontato al gip Vinicio Cantarini di aver incontrato Dassilva la mattina del ritrovamento del cadavere. L'imputato gli avrebbe quindi detto cosa fare e cosa dire ai soccorritori. Le parole della Bianchi sono state il presupposto del rinvio a giudizio del 35enne e durante il processo si scoprirà se la donna sarà chiamata a ribadire la sua testimonianza. «Abbiamo chiesto il rinvio a giudizio in ragione del grave quadro accusatorio a carico di Dassilva, che conta oltre 35 elementi indiziari oltre al riferito di Manuela Bianchi, quest’ultimo elemento peraltro supportato da numerosi riscontri esterni (dei quali la perizia fonica è soltanto uno)», hanno detto al termine dell’udienza i legali dei figli di Pierina, gli avvocati Monica e Marco Lunedei che si sono costituiti parte civile nel processo a carico del senegalese. «Le aggravanti contestate - ha aggiunto l’avvocata Nunzia Barzan, difensore di fiducia della Bianchi insieme al consulente Davide Barzan - comprendono la premeditazione, la crudeltà, i futili motivi e l’aver agito in orario notturno, approfittando dell’età avanzata e delle condizioni di vulnerabilità della vittima. Manuela Bianchi, persona offesa nel procedimento non costituita parte civile, prende atto della decisione del gup e rinnova la propria piena fiducia nella giustizia». «Quello del rinvio a giudizio di oggi era un esito che ci erano prospettati», ha detto invece l’avvocato Guidi co-difensore di Dassilva. «Il procedimento dovrà essere oggetto di un vaglio dibattimentale sicuramente molto penetrante perché sono tanti gli aspetti che andranno chiariti», ha concluso il legale.

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