
Mancano pochi giorni all’apertura della filiale ligure di Temptation island, kermesse paramusicale abbinata al FantaSanremo, nella quale non conta chi canta ma chi prima se l’è cantata con i giornali. Per questo, visto l’andazzo del gossip, che giustificava la sigla ufficiosa «Ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me», si è decisa la prematura messa in quiescenza dello stacchetto «perché Sanremo è Sanremo» che risaliva al tempo dei garibaldini comandati dal maestro Pippo Caruso, sostituendolo con il più nazionalista jingle di Gabri Ponte «Tutta l’Italia» e del quale fino a oggi abbiamo ascoltato solo due note, ma a ripetizione. Le aspettative sul Festival sono molteplici e comunque non riguardano il dopo Amadeus, ma più che altro come verrà regolato il traffico sul palcoscenico perché, a parte il fatto che Carlo Conti ogni sera si accompagna con 2/3 co-conduttori/conduttrici, sarà necessario evitare incontri/scontri fra Fedez, Achille Lauro e Tony Effe, e dubitiamo che possa verificarsi una constatazione amichevole. Da ciò si comprende che fatti degli anni passati come l’abbandono Bugo-Morgan e i calci ai fiori di Blanco erano praticamente una passeggiata di salute, per questo, l’unica cosa che effettivamente ci aspettiamo è se e quando Carlo Conti sbiancherà e neanche la sua proverbiale abbronzatura potrà nascondere il pallore. Dopo che Emis Killa, raggiunto da un Daspo e presumibilmente indagato, ha rinunciato a partecipare, dando di sé una immagine di serietà da fare invidia a qualche ministro, aleggiano rumors su un eventuale ritiro anche di Federico Lucia, colto dal dilemma morettiano «Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?». Per supplire alle defezioni Carlo Conti sta pensando di attingere dal bacino di The Voice senior e Io Canto generation, ma anche se i cantanti in gara rimanessero 28, sempre tanti sono e al dopofestival ci arriviamo per colazione. Quest’anno poi ritornano anche le nuove proposte che sarebbero quelli che non sono riusciti a partecipare ad Amici e non sono stati selezionati neanche per X Factor. Quanto agli ospiti d’onore, per lo spazio “la pace nel mondo”, si esibiranno l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad che canteranno “Imagine”, sempre se nel frattempo Gaza non diventi come la Costa Smeralda, viste le intenzioni di Trump. Il premio ortopedia & riabilitazione andrà a Jovanotti quello alla carriera a Iva Zanicchi, il trofeo cintura nera di Ray-ban ad Antonello Venditti. Certo poi ci sono anche i Duran Duran che ancora durano dopo 40 anni, ma rendiamoci conto che Simon Le Bon ha ormai quasi 67 anni e probabilmente anche lui assume prostamol per non spegnere la luce in garage.
1 Commento
Marini
08/02/2025 16:00
Io personalmente no. Di questo Sanremo ormai politicizzato e ridicolo, me ne po' frega' de meno.