Un'opera inquietante, di atmosfere angosciose, tutta tesa all'esplorazione dei lati oscuri del nostro essere e in particolare di due bambini, attratti dal male e con accanto chi lotta per il loro bene, è "Giro di vite" di Benjamin Britten che Giorgio Ferrara, direttore del Festival di Spoleto, ha scelto per l'apertura di quest'anno, venerdì sera, e di cui firma la regia, definendola "una messa funebre". Ieri sera, all'anteprima generale privata, pare sia stata un grande successo. L'opera, commissionata a Britten nel 1954 dalla Biennale musica di Venezia, è considerata una delle sue prove teatrali più felici e intense e definita "da camera" per il ristretto numero di orchestrali, qui dell'Orchestra Verdi di Milano diretta da Johannes Debus con protagonista, nei panni dell'istitutrice, Marie-Adeline Henry, mentre i bambini vengono dall'English National Opera, dove esiste un corso dedicato proprio a giovani che vogliano entrare nel cast del "Giro di vite". Le scene saranno di Gianni Quaranta che realizzato una sua visione del celebre quadro di Arnold Bocklin "L'isola dei morti", come espressamente richiesto da Ferrara, che spiega "l'idea del fantasma che è visibile solo ad alcuni, in questo caso ai bambini, è molto forte. E il tema dell'innocenza sepolta, come recita la frase di Yeats che è stata inserita nel libretto, commuove e rimanda all'atmosfera di quel celebre dipinto".
Questa 55/ma edizione del Festival di Spoleto presenta 55 spettacoli, 2 rassegne di cinema, 1 laboratorio teatrale, 3 convegni, 2 concorsi, 4 premi oltre a diversi eventi speciali e mostre d'arte. Lo spettacolo dei due monologhi di Cocteau con Adriana Asti, infortunata durante le prove, è stato rimandato all'anno prossimo e sostituto il prossimo fine settimana con il "Yourcenar/Kavafis" che vedrà in scena Charlotte Rampling e Polydoros Vogiatzis che evocano, attraverso i due autori, i grandi temi dell'essere. Da segnalare ancora "In Paris A play" dal racconto di Ivan Bunin con Mikhail Baryshnikov e Anna Sinyakina, e la "Lulu" di Frank Wedekind nell'allestimento tedesco firmato da Bob Wilson con musica di Lou Reed. Andrea Ferreol sarà invece protagonista di "Roba di questo mondo" di Calvani con regia del premio oscar Neil LaBute. Chiara Caselli reciterà invece "Molly", dall'Ulisse di Joyce con la regia di Maurizio Panici. Giorgio Barberio Corsetti, per citare le cose principali, porterà la sua trilogia su "Il castello" di Kafka, Luca Ronconi il suo studio pirandelliano sui "sei personaggi" co n i giovani dell'Accademia D'Amico, Giancarlo Sepe "beniamino" di Spears. Poi naturalmente danza, dal Wiener Staatsballett al Pacific Northwest Ballet o gli appuntamenti sotto i monumenti di grandi artisti nelle strade di Spoleto che aprono il Fringe Festival realizzati da Koplowitz e musiche dal vivo di King, e tanti concerti, sino a quello finale in piazza diretto da Tugan Sokhiev il 15 luglio. |
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