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Ivo Pogorelich
ritorna a Taormina

Ivo Pogorelich, una leggenda vivente. Sabato sera il pianista serbo ammalierà la platea del Teatro Antico di Taormina con un omaggio a Pyotr Ilyich Tchaikovsky, nell’ambito del Festival Pianistico Internazionale, organizzato in collaborazione con Taormina Arte, inaugurato il 29 luglio da Valentina Lisitsa.


Introverso ed enigmatico, Pogorelich vive nell’immaginario degli appassionati per la tecnica prodigiosa e la raffinatezza delle scelte che contraddistinguono le sue rare apparizioni.


Così, sabato 4 agosto, ritorna a grande richiesta sul palcoscenico del Teatro Antico di Taormina, il prodigioso pianista serbo Ivo Pogorelich, che eseguirà le note del Concerto per pianoforte e orchestra n.1 Si bemolle minore op.23, Capriccio italiano op.45, di Eugen Onegin, accompagnato dalla sicilianissima Mediterranea Chamber Orchestra, diretta per l’occasione dal Maestro Joachim Jousse, un giovane talento dalla avviata carriera internazionale.


Ivo Pogorelich, già noto al pubblico taorminese per aver eseguito nel 2011, nell’antica cavea, un omaggio a Frederic Chopin nell’anno in cui tutto il mondo celebrava il bicentenario della sua nascita,


La tappa taorminese fa parte del tour italiano “Cento Concerti”, un ideale itinerario nato da un’idea di Ivo Pogorelich, che nutre una profonda passione per l’arte, la storia, la cultura italiana. Cento Concerti è, infatti, la sua dichiarazione di disponibilità a percorrere l’Italia alla sua scoperta o riscoperta. Ecco quindi la musica del celebre pianista risuonare in alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra straordinaria penisola, senza limitarsi agli spazi nati per la musica. Un moderno e quanto mai attuale gran tour attraverso un patrimonio davvero unico, la cui eredità non sempre viene rispettata come merita.


“Il viaggio - ha dichiarato Pogorelich - prosegue non solo alla ricerca di nuovi luoghi, ma anche di nuovi ascoltatori. L’impegno di Cento Concerti, infatti, è anche quello di accorciare le distanze tra i giovani curiosi, gli appassionati di ogni età e la musica colta. Rendere davvero fruibili i Cento Concerti diventa così un impegno primario”.


Il recital di Pogorelich è anche un gesto d’amore per l’Italia, idealmente concepito in cento concerti e altrettante location. Così Pogorelich intende ricambiare tutte le emozioni provate nel nostro Paese, “per le opere d’arte, il paesaggio, la vita delle persone che hanno reso impareggiabile l’Italia”.


Nato il 20 ottobre 1958 a Belgrado, Ivo Pogorelich ha iniziato la sua educazione musicale all’età di sette anni, continuando poi gli studi a Mosca, prima alla Scuola Centrale di Musica e poi al Conservatorio Ciajkovskij. Nel 1976 inizia a frequentare corsi intensivi con la famosa pianista e pedagoga georgiana Alice Kezeradze, che sposerà poco tempo dopo mantenendo un profondo legame professionale fino alla sua scomparsa nel 1996.


Genio e provocazione hanno accompagnato Ivo Pogorelich fin dal principio di una carriera folgorante. A consacrarlo come un indiscusso protagonista del panorama musicale internazionale è stato il suo straordinario talento, che provocò il clamoroso gesto di Martha Argerich, pronta ad abbandonare la giuria del Premio Chopin a Varsavia, nel 1980, a causa della sua eliminazione, perché persuasa della genialità del giovane pianista.


Ivo Pogorelich si distingue come pianista di raro talento vincendo nel 1982 il primo premio al Concorso Internazionale di Montreal in Canada, dopo essersi aggiudicato i primi premi presso vari concorsi, tra cui il “Casagrande” in Italia nel 1978.


In seguito al debutto al Carnegie Hall di New York nel 1981, Ivo Pogorelich ha suonato trionfalmente in tutto il mondo, con i più grandi direttori e le più prestigiose orchestre del mondo come Berliner Philharmoniker, Boston Symphony, Chicago Symphony, Wiener Philharmoniker, Philadelphia, Los Angeles Philharmonic, Tonhalle Orchestra di Zurigo, London Symphony ed altre.


Dal 1981 al 1996 ha inciso regolarmente per la Deutsche Grammophon capolavori di Bach, Beethoven, Brahms, Chopin, Haydn, Liszt, Prokofiev, Ravel, Scarlatti, Schumann, Scriabin e Caikovskij che  gli hanno permesso di guadagnare la fama di uno dei migliori musicisti di tutti i tempi. Oltre a lunghe ed impegnative sessioni di registrazione e ad un’agenda impegnativa con un’attività concertistica di circa 70 concerti a stagione, Ivo Pogorelich trova il tempo di dedicare una parte dei suoi concerti a opere di beneficenza, impegnandosi per l’educazione in generale, ed in particolare per l’educazione dei bambini.


A concludere il 1° Festiva Pianistico Internazionale, la sera del 31 agosto, saranno le pagine Beethoveniane selezionate da Mark Yu, il ragazzo prodigio di Macao.

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