Un gruppo di foto scattate negli anni '20 dall'artista italiana Tina Modotti nella campagna messicana di Chapingo (Estado de Mexico), e finora mai viste dal pubblico, sono state esposte in una mostra inaugurata a New Delhi, in India, col titolo "Il fuoco non muore, Tina Modotti e Pandurang Khankhoje, Arte e Rivoluzione".
All'iniziativa è intervenuto anche Furio Honsell, sindaco di Udine, città dove la Modotti nacque nel 1896, e dove nacque anche un altro straordinario personaggio, Luigi Pio Tessitori, che è stato ricordato qui come colui che per primo scoprì all'inizio del secolo scorso la natura preistorica della civilizzazione della Valle dell'Indo nell'India meridionale.
La mostra, organizzata insieme dalle ambasciate d'Italia e del Messico nella capitale indiana, è curata dal famoso fotografo indiano Raghu Rai e propone negli spazi dell'Istituto italiano di Cultura una selezione di un gruppo di 60 foto realizzate quando la Modotti conobbe il rivoluzionario agronomo indiano Khankhoje, esiliato in Messico, ma impegnato a liberare l'India dalla colonizzazione britannica. Queste immagini, spesso autografate e fornite di negativo, mostrano scene campestri e prodotti della terra e sono state gelosamente conservate da Savitri Sawhney e Maya Khankhoje, figlie di Khankhoje. Ad arricchire la mostra ha contribuito anche la Fototeca Nazionale messicana che ha inviato una serie di scatti dell'artista udinese conservati negli archivi. "Quello che più mi ha colpito e continua a colpirmi - ha detto durante la presentazione Savitri - è la capacità con cui la Modotti è riuscita ad elevare a rango di arte quelle che a prima vista si presentavano come semplici espressioni della natura". Illustrando il valore dell'iniziativa, l'ambasciatore d'Italia Giacomo Sanfelice ha sottolineato "la dimensione avvincente" del personaggio Modotti, sbarcata in Messico e rapidamente messasi in luce in un periodo di grande fermento della vita culturale messicana".
La situazione negli anni '20 era straordinaria e fu chiamata "Il Rinascimento messicano" durante cui artisti da tutto il mondo arrivarono per assistere alla nascita di una nuova, moderna, rivoluzionaria arte, con Diego Rivera, Frida Khalo, José C. Orozco e David Siqueiros la fotografa italiana, nata a Udine (Italia nord-orientale), arrivò a Città del Messico da Los Angeles nel 1923, come modella e studentessa del fotografo americano Edward Preston, ed é qui che incontrò, fra gli altri, l'indiano Khankhoje, che contribuì alla sua maturazione politica rivoluzionaria. Da parte sua il sindaco Honsell, ha manifestato "orgoglio" per le imprese artistiche della sua illustre concittadina e ringraziato vivamente il Messico "per averla accolta in un momento in cui era costretta a vivere in esilio, lontano dalla sua patria". Dopo aver partecipato alla guerra civile spagnola, la Modotti rientrò in Messico dove morì nel 1942, a soli 46 anni, per problemi cardiaci.
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