ERRI DE LUCA
"LA DOPPIA VITA DEI NUMERI"
(FELTRINELLI, PP. 69, EURO 8)
Guardare avanti con energia positiva, senza scoraggiarsi mai, senza escludere nulla, anche di potersi ritrovare attorno a un tavolo con i propri genitori morti. Erri De Luca sembra volerci dire proprio questo nel suo nuovo piccolo libro 'La doppia vita dei numeri', perfetta Strenna Feltrinelli, ma anche nel soggetto e sceneggiatura del film di Edoardo Ponti con Nastassja Kinski e Enrico Lo Verso, 'Il turno di notte lo fanno stelle', presentato all'ultimo Festival del Film di Roma, uscito in dvd più libro con inediti dello scrittore per Feltrinelli Le Nuvole. In una piccola famiglia, dimezzata dalle perdite, un fratello e una sorella, ne 'La doppia vita dei numeri', decidono la notte di Capodanno, a Napoli, di giocare a tombola come si faceva una volta, quando c'erano tutti. Nella stanza sono in due ma preparano per quattro perché al gioco sono idealmente invitati anche i loro genitori, che non ci sono più. E la cosa magica è che questi scomparsi arrivano e ancora più incredibile è che i genitori morti sono giovani, più dei loro figli. Questo avviene perché "gli scomparsi possono scegliersi l'età con cui vogliono essere ricordati, vogliono essere di nuovo presenti" spiega De Luca nel video sul sito Feltrinelli. "I numeri estratti sono pretesti per riandare indentro nel tempo e ritrovare le cose più buffe che gli sono capitate", aggiunge e sottolinea: "insieme ai numeri estratti vengono estratte le vite che hanno una seconda possibilità. La doppia vita dei numeri permette una seconda occasione anche alle persone che non ci stanno più". Per la maggior parte basato sui dialoghi, come un testo teatrale, 'La doppia vita dei numeri' è una piece sul rapporto fra i vivi e i morti, in circostanze speciali. "Entra silenziosa una coppia. Sono giovani, vestiti anni cinquanta. Lei ha un cappellino dell'epoca, lui un cappello di paglia tipo panama. Vanno a sedersi ai due posti vuoti" così viene descritto l'arrivo dei due genitori in un salto sul filo della memoria avanti e indietro nel tempo fra la tombola e il passato. E proprio del teatro, dell'ascolto e della voce parla De Luca nel testo 'La scuola dell'ammuinà che apre il libro. "le storie che racconto affiorano all'orecchio, prima di ridursi al fruscio della penna sul quaderno a righe. Hanno il punto di partenza in forma di teatro personale, che si svolge alla lentezza della mano e della trascrizione" dice lo scrittore. Le voci sono l'avvio anche de 'Il turno di notte lo fanno le stelle' che è una vera e propria sceneggiatura, in cui troviamo un uomo e una donna che si sono conosciuti nel reparto di terapia intensiva, prima di un intervento a cuore aperto per entrambi, farsi coraggio promettendosi una scalata sulle Dolomiti, per inaugurare così il secondo tempo della loro vita. Il film racconta il tentativo di mantenere la promessa, con Lo Verso e la Kinski che risalgono una parete senza aver mai toccato roccia prima delle riprese. Oltre alla sceneggiatura originale, il libro comprende scritti inediti di De Luca, il diario dei giorni di scena, un monologo d'apertura sul dono e conversazioni, fra l'altro, tra l'autore e gli attori e con Edoardo Ponti che dice: "la sfida, diciamo, l'adattamento tra libro e sceneggiatura è proprio quella. La sfida di visualizzare tutte le emozioni profonde e astratte dello scrittore; e credo che quella sia una sfida che ha accettato pienamente Erri".