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Superpapà in provetta
dal Canada a Hollywood

Le disavventure di ex donatore di sperma da record per la fecondazione in vitro, che deve affrontare la class action di centinaia di 'figli' che ha aiutato a concepire. Una divertente nemesi che il canadese Ken Scott racconta in Starbuck - 533 figli e... non saperlo, la commedia con Patrick Huard, in uscita il 29 agosto distribuita da Bolero e Europictures. 

Una storia che dopo aver vinto premi in vari festival, si è già guadagnata due remake, in uscita in autunno: il francese Fonzy di Isabelle Doval, interpretato dal marito, superstar del cinema d'oltralpe, José Garcia e l'hollywoodiano The Delivery man prodotto da Steven Spielberg, sempre con Ken Scott come regista e con Vince Vaughn come protagonista. Nel girare il remake del proprio film per Hollywood ''mi sono ripromesso e ho chiesto a chiunque lavorasse al progetto di non fare semplicemente una copia dell'originale – ha spiegato Scott in un'intervista -. Allo stesso tempo non volevo cercare di fare cose diverse solo per il gusto di farlo''. A convincerlo a voler realizzare anche The Delivery man è stata ''la possibilità di poter raccontare una storia che amo, nel modo giusto, a un nuovo pubblico''.

 La versione originale per Scott e il co-sceneggiatore Martin Petit, è nata dall'idea di ''una commedia sulla paternità e abbiamo optato per quello che consideravamo una cosa estrema: un donatore di sperma con 150 figli''.Un numero talmente esagerato da poter dare vita a ''una buona commedia, anche se eravamo preoccupati che in questo modo si sarebbe intaccata la credibilità della nostra storia. Il progetto andava avanti già da un mese, quando venne divulgata la notizia che un donatore di sperma aveva scoperto di essere padre di 500 bambini! Siamo rimasti senza parole realizzando che il nostro misero, 150, non era nulla a confronto con la realtà''. Il 'superpadre' della commedia si chiama David Wozniak (Patrick Huard, attore versatile di cinema e teatro) è un 42enne mai cresciuto che lavoricchia per la macelleria di famiglia, si copre di debiti di gioco, e fatica a mantenere la relazione con la compagna Valerie (Julie Le Breton), appena rimasta incinta. Inoltre l'esperienza fatta vent'anni prima, per mettersi da parte un po' di soldi, come donatore 'intensivo' di sperma per una clinica, con lo pseudonimo di Starbuck, ritorna come un incubo quando gli arriva la citazione per la class action intentata da 142 degli oltre 500 ragazzi che ha aiutato a concepire, ora ansiosi di scoprire chi sia il loro padre. David non vuole rivelare la sua identità ma spinto dalla curiosità, decide di conoscere quegli inaspettati 'figli'.... ''Volevamo raccontare esperienze diverse legate a quello che può succedere quando sei padre – ha detto Scott – Noi pensiamo che la paternità assomigli molto a una commedia drammatica. Volevamo essere molto onesti sui sentimenti che si provano da genitore''.

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